Egitto: via libera all’aumento dell’Iva su sigarette, alcolici e greggio

Il Parlamento egiziano ha approvato una serie di modifiche alla legge sull’imposta sul valore aggiunto (Iva), che potrebbero portare a un aumento dei prezzi di beni come sigarette, bevande alcoliche e petrolio greggio. Secondo quanto riportato da fonti parlamentari e confermato da una nota del governo, l’obiettivo della manovra è incrementare le entrate fiscali in un contesto di crescente pressione sui conti pubblici. Nel dettaglio, l’imposta sulle sigarette – sia nazionali che importate – crescerà di circa il 23 per cento, mentre quella sulle bevande alcoliche aumenterà del 15 per cento. In aggiunta, è stata introdotta una nuova imposta sul valore aggiunto del 10 per cento sul greggio.

Il provvedimento prevede inoltre un meccanismo di indicizzazione annuale: a partire dal 5 novembre 2025, il prezzo delle sigarette salirà automaticamente del 12 per cento ogni anno per un periodo di tre anni. Per quanto riguarda gli alcolici, l’Iva sarà trasformata da proporzionale a fissa, calcolata sulla base della gradazione alcolica. L’aumento sarà del 15 per cento all’anno per i primi tre anni, per poi assestarsi su un incremento annuale del 12 per cento. Secondo il bilancio approvato per l’anno fiscale 2025-2026, che entra in vigore il primo luglio, il governo egiziano punta a raccogliere circa 111,7 miliardi di sterline egiziane (pari a circa 2,2 miliardi di dollari) solo attraverso l’imposta sulle sigarette. Una cifra in netta crescita rispetto ai 95,2 miliardi di sterline (1,9 miliardi di dollari) stimati per l’anno fiscale che si conclude oggi.

Il provvedimento si inserisce in un più ampio pacchetto di misure fiscali promosse dal governo per ridurre il disavanzo di bilancio e aumentare la resilienza dell’economia nazionale, messa a dura prova dalla crisi valutaria, dall’inflazione e dal calo delle riserve valutarie. Il pacchetto fiscale arriva inoltre in un momento in cui l’Egitto è chiamato a rispettare impegni presi con il Fondo monetario internazionale (Fmi) nell’ambito di un nuovo programma di assistenza finanziaria. L’aumento delle imposte su prodotti ad alta elasticità fiscale come sigarette e alcolici è un’opzione già adottata in passato dalle autorità egiziane e mira a garantire entrate stabili senza ricorrere a imposte generalizzate sul consumo. Non sono da escludere effetti sul potere d’acquisto delle fasce più vulnerabili della popolazione, già colpite da una crescita significativa dei prezzi dei beni di prima necessità.

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