Fabio Capello esalta Hakan Calhanoglu e tira le orecchie a Lautaro Martinez
Fabio Capello sulla Gazzetta dello Sport ha fatto un bilancio dell’esperienza dell’Inter al Mondiale per club: “Aspetti positivi? Ho visto alcuni giocatori impegnarsi alla grande, come Barella o Lautaro, ma anche un cambio di mentalità. Qualcosa di diverso”.
“Mi riferisco ai giovani come Pio Esposito o Carboni, ma anche a Sucic. Il più interessante dei nuovi. Anche se queste partite non fanno molto testo: il caldo umido ha influito parecchio ed è stato decisivo. I brasiliani, ad esempio, erano più abituati. Le condizioni atmosferiche hanno alimentato la stanchezza”.
A far discutere da ieri però è anche e soprattutto l’intervista concessa a caldo da Lautaro Martinez: “Queste dinamiche dovrebbero essere risolte negli spogliatoi. Lautaro ha parlato da capitano, com’è giusto che sia, ma quando metti nel mirino un compagno che non è presente in quel momento, allora secondo me non va bene. I problemi vanno sempre risolti faccia a faccia. È l’unica soluzione”.
Chiosa su Calhanoglu: “È il Rodri dell’Inter. Un faro, un giocatore indispensabile per il gioco nerazzurro. Fa parte di quei perni con cui far girare la squadra. È logico che non sarà facile, in caso, sostituire uno come lui”.
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