“Fame e distruzione”: appello per Gaza
Scrive all’agenzia missionaria vaticana Fides padre Ibrahim Faltas (vicario della Custodia di Terrasanta: “A Gaza i bambini, le famiglie, gli anziani sopravvissuti sono ridotti alla fame” Leone XIV ha ricordato la sofferenza di Gaza dopo il Regina Coeli della domenica in cui è iniziato il suo Ministero Petrino, in una piazza San Pietro affollata da migliaia di fedeli e alla presenza di Capi di Stato, di Regnanti e rappresentanti di Paesi provenienti da tutto il mondo“. Prima, durante l’omelia, il Santo Padre aveva affermato che amore e unità sono i punti di partenza della missione affidata a Pietro da Gesù. Leone XIV ci indica la strada: la difesa della vita, fisica e spirituale, nasce dall’amore e dall’unità. “La vita in Terra Santa è sospesa fra promesse di soluzioni di pace e certezze di morte. A provocare morte e sofferenza non sono eventi e catastrofi imprevedibili ma mani e menti umane e senza scrupoli- spiega il francescano-. A Gaza sono morti 950 bambini nell’ultimo mese e 20.000 dall’inizio della guerra, si calcola che circa un milione di minorenni non hanno cibo, cure e istruzione. La sofferenza dei bambini della Terra Santa colpisce e fa soffrire il Santo Padre e chi rispetta la vita e il futuro dell’umanità”.

La sofferenza di Gaza
“Tutti i bambini della Terra Santa soffrono: bambini palestinesi, israeliani, libanesi, siriani, musulmani, cristiani, ebrei, sono tutti sottoposti a gravi traumi fisici e morali. Le sofferenze dei bambini sono profonde e lasciano segni profondi- sostiene padre Faltas-. Conosco bambini della Terra Santa che non riescono più a sorridere, a giocare, a mangiare perché soffrono per i loro coetanei di Gaza. Chi soffre la fame non lo dimenticherà, sentirà l’umiliazione della mancanza di cibo anche quando avrà da mangiare. Dovrà passare molto tempo per ridare serenità a chi ha subito ferite e mutilazioni fisiche. Mentre i bambini soffrono, le armi continuano ad uccidere e gli aiuti non attraversano il confine”. Prosegue il vicario della Custodia di Terra Santa: “I bambini muoiono e in quello stesso tempo, non si trova la soluzione per fermare la violenza. Il Santo Padre soffre per Gaza e conferma l’amore e l’unità come impegno missionario del popolo di Dio. I potenti del mondo hanno ascoltato in diretta il messaggio forte e semplice, umile e deciso del Papa: amore per l’umanità e unità nella ricerca della pace. Non si sprechi il tempo, non si perda tempo per non perdere la possibilità di salvare vite e la possibilità di dare speranza alle vite. Il tempo è prezioso, chi non ferma la violenza lo spreca senza amare“.
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