Fioriture di Speranza: l’Infiorata di Noto celebra la Pace con Arte – 2025

Scopri come l’Infiorata di Noto 2025 ha celebrato il tema ‘La Pace si fa Arte’ tra tappeti floreali, installazioni luminose e performance musicali in una cornice barocca senza pari.

Maggio 16, 2025 - 10:16
Maggio 17, 2025 - 07:53
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Fioriture di Speranza: l’Infiorata di Noto celebra la Pace con Arte – 2025

Ogni anno, le strade barocche di Noto si trasformano in un palcoscenico di colori e profumi, grazie all’Infiorata, una delle manifestazioni floreali più suggestive d’Italia. La diciassettesima edizione, svoltasi nel weekend del 10 e 11 maggio 2025, ha visto protagonisti oltre cento artisti italiani e stranieri intenti a intessere tappeti viventi il cui filo conduttore era “La Pace si fa Arte”.

Un’installazione di petali e speranza
Fin dalle prime luci dell’alba, i volontari hanno cominciato a lavorare sui disegni preparatori tracciati la sera precedente su corso Vittorio Emanuele: scene di dialogo tra popolazioni, colombe stilizzate che si rincorrono e mani aperte che si tendono in un gesto di accoglienza. Centinaia di chilogrammi di petali di rose, garofani e margherite – selezionati per la loro tenuta cromatica – hanno preso vita sotto gli occhi dei visitatori, regalando un’esperienza di grande impatto emotivo.

Non è mancata una forte partecipazione delle scuole del territorio: gli studenti dell’istituto artistico “Antonino Uccello” hanno realizzato un’opera collettiva dedicata al tema del dialogo interculturale, utilizzando petali tinti a mano per ricreare mappe sovrapposte di continenti che si uniscono idealmente. “Vogliamo mostrare come, anche in un periodo di tensioni internazionali, la creatività possa essere un ponte tra le diversità”, spiega la professoressa Mariella Russo, coordinatrice del progetto.

Musica e performance: un evento multisensoriale
Il volto dell’Infiorata 2025 non si è limitato alle creazioni floreali: un ricco programma di concerti ha animato piazza XVI Maggio, dal violoncello classico alle sonorità world music. Particolarmente toccante è stato il flash mob organizzato da associazioni locali pacifiste: centinaia di persone, disposte a cerchio intorno a un grande tappeto di fiori, hanno eseguito una coreografia collettiva ispirata ai movimenti delle colombe.

Nel tardo pomeriggio, l’artista multimediale Andrea Ferraro ha inaugurato un’installazione luminosa lungo la facciata del Palazzo Ducezio: fasci di luce bianca e blu hanno evidenziato i decori barocchi, mentre proiezioni video raccontavano storie di resistenza non violenta in varie epoche storiche. Un connubio tra passato e presente, che invita alla riflessione sul valore della convivenza civile.

Un turismo consapevole e sostenibile
L’edizione 2025 ha puntato anche sulla sostenibilità: i petali, raccolti nei giorni precedenti da roseti e campi privati con tecniche a basso impatto ambientale, sono stati riutilizzati come compost per i giardini pubblici di Noto. Le strutture temporanee – come le transenne e i palchi – sono state realizzate in materiali riciclabili, mentre le brochure informative erano stampate su carta certificata FSC. “Ci impegniamo a lasciare un segno positivo non solo sul piano artistico, ma anche su quello ecologico”, dichiara il sindaco Giulia Di Stefano.

La manifestazione ha richiamato oltre ventimila visitatori da tutta Europa, animando l’economia locale: ristoranti, agriturismi e botteghe artigiane hanno registrato il tutto esaurito, offrendo piatti e prodotti tipici che hanno valorizzato le eccellenze siciliane.

Guardando al futuro
Con “La Pace si fa Arte”, l’Infiorata di Noto 2025 conferma il suo ruolo di vetrina per la creatività e di catalizzatore di messaggi di speranza. L’appuntamento con i petali tornerà a sbocciare nel maggio 2026, quando la città decanterà ancora una volta le sue vie per raccontare – attraverso l’arte effimera – un sogno universale di armonia e coesione.

Fino ad allora, gli abitanti di Noto custodiranno il ricordo di un weekend in cui la bellezza ha parlato la lingua della pace, insegnandoci che ogni gesto creativo, per quanto delicato, può diventare un atto di grande forza comunitaria.

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Redazione Redazione Eventi e News