«Idem con patate» o «Idem comparate»? Risponde la Crusca

Tratto dall’Accademia della Crusca
Proviamo a dirimere la questione. Le “espressioni idiomatiche”, vale a dire i modi di dire di una lingua, sono locuzioni il cui significato non è dato dalla somma dei significati dei singoli componenti ma da un’accezione figurata, che è condivisa dalla comunità dei parlanti (per una attenta definizione si rimanda almeno a Faloppa 2011 e alla bibliografia ivi riportata). Ciò significa che il valore semantico attribuito alle espressioni idiomatiche di una lingua ha innegabili connessioni con il retroterra culturale di un popolo. Anzi, per dirla con Ottavio Lurati, indagare le espressioni idiomatiche di una lingua significa aprire “squarci su sistemi di valori sociali e su esperienze che hanno inciso profondamente nella storia della comunità” (Lurati 2002, p. 7). Per questo motivo, studiare le espressioni idiomatiche richiede il più delle volte il coinvolgimento di diverse discipline, non solo linguistiche (ma anche storiche e antropologiche).
Va da sé che non sempre è possibile definire con certezza l’origine dei modi di dire, alcuni dei quali sono dei veri e propri “rompicapo semantici” (Lurati 1992, p. 83); si pensi, ad esempio, a piantare in asso, espressione già indagata dal servizio di Consulenza linguistica dell’Accademia della Crusca (vedi Quando Arianna fu piantata in asso [a Nasso]), su cui rimangono aperti diversi punti interrogativi.
Molti modi di dire, in altre parole, restano ancora semanticamente opachi ed etimologicamente incerti. È questa una opzione che ogni linguista mette in conto, e per certi versi, è quello che accade anche per l’espressione qui indagata.
Fatte queste premesse, proviamo gradualmente a rispondere ai quesiti che sono arrivati in redazione; quesiti, tra l’altro, che animano centinaia di discussioni sorte in rete intorno a questo argomento.
Idem con patate è un modo di dire appartenente al registro colloquiale che esprime il significato di ‘lo stesso; ugualmente’, assumendo un valore prettamente scherzoso o ironico; è quello che emerge dallo spoglio del GRADIT e dello Zingarelli 2024 (entrambi s.v. idem), tra i pochi dizionari sincronici a registrare l’espressione (nessun riscontro in Devoto-Oli 2024; Sabatini-Coletti; Vocabolario Treccani; nemmeno in Lurati 2001 e nel DOP). Sul fronte dei dizionari storici, il GDLI (s.v. idem [4]) registra idem con patate con il significato di ‘ripetizione sciocca e insulsa’, indicando la prima attestazione nell’Appendice di Bruno Migliorini contenuta all’interno del Dizionario Moderno di Alfredo Panzini (8a e 9 a ed); si legge: «“Idem con patate”, scipita espressione scherzosa per dire lo stesso (dalle liste delle trattorie)». Mentre nessuna notizia si ricava dagli etimologici consultati (DEI, DELI, l’Etimologico, VEI, REW, Faré 1972).
La storia di idem con patate pare essere, dunque, relativamente moderna.
Una modernità che non stupisce se si pensa, del resto, che la patata, “tubero delle solanacee originario del Perù, entra in Italia in epoca rinascimentale, ma, inizialmente guardata con diffidenza, è impiegata in cucina solo a partire dalla fine XVIII secolo, diffondendosi definitivamente nel Novecento” (cfr. Alba-Cupelloni 2023, p. 135 e la bibliografia ivi riportata).
Tornando alla storia dell’espressione, grazie a una ricerca su Google libri è possibile retrodatare idem con patate di quasi un trentennio rispetto a quanto riportato nel GDLI, giacché compare, seppur in formazione disgiunta, nel periodico torinese “Numero settimanale umoristico illustrato” del 18 luglio 1915. L’articolo, privo di firma, intitolato Mentre andiamo in macchina, riporta le parole seguenti:
la quadruplice balcanica e lì lì per andare a carte quarantanove. La Rumenia dopo aver aspettato l’entrata in campagna dell’Italia aspetta l’entrata della Bulgaria e della Grecia; la Bulgaria aspetta vuoi la Rumenia, vuoi la Grecia e aspetta intanto un nuovo prestito finanziario da banche tedesche: la Grecia aspetta un po’ tutti e tutto. Aspetta l’entrata in campagna dei portoghesi che, come è noto, anche in guerra sono gai ognor… Nel mentre dice corna dell’Italia. Idem per la Spagna con patate.
Nella stessa testata giornalistica, idem con patate è presente in un articolo poco più tardo, precisamente nel n. 128 del 1916, in cui, con intento satirico, è descritta una strampalata settimana greca: “DOMENICA Riposo festivo. LUNEDÌ Idem con patate. MARTEDÌ Una nota all’Intesa e una lettera confidenziale a Guglielmo II. Fierezza e buon umore su tutta la linea”.
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