Il rapper Jay-Z scommette sul lifestyle sudcoreano con un fondo da 500 mln $

Il rapper Jay-Z, attraverso la sua società di investimento MarcyPen Capital Partners, scommette sulla cultura sudcoreana. “Oggi – si legge sulla nota della società riportata dal Financial Times -abbiamo finalizzato un contratto con Hanwha Asset Management per costituire ‘MarcyPen Asia’, una joint venture strategica che occuperà una posizione unica nel collegare i mercati orientali e occidentali”.

MarcyPen è stata costituita nel 2024 dalla fusione tra Marcy Venture Partners, co-fondata da Jay-Z, e la divisione investimenti di Pendulum Holdings.

Sempre riguardo all’investimento nel lifestyle sudcoreano, la società ha aggiunto che “MarcyPen deterrà una partecipazione di maggioranza in MarcyPen Asia e un team di investimento con sede a Seul guiderà e gestirà la società”. Secondo la testata britannica la società mira a raccogliere un fondo da 500 milioni di dollari (corrispondenti a 429 milioni di euro) e prevede di sollecitare la partecipazione di investitori istituzionali globali, fondi sovrani e individui con un patrimonio netto elevato nella seconda metà del prossimo anno.

Sempre secondo il quotidiano, Hanwha identificherà le società target per gli investimenti, mentre MarcyPen le introdurrà nel mercato globale attraverso il marketing. Gli obiettivi di investimento includono società legate alla cultura coreana, come il K-pop e il K-food. La cultura pop coreana, d’altronde, ha conosciuto un’enorme popolarità negli ultimi anni, con gruppi musicali come i Blackpink e i Bts, che riempiono gli stadi di tutto il mondo, e produzioni come Squid Game e KPop Demon Hunters che presidiano le piattaforme di streaming.

“C’è un’opportunità per l’espansione globale delle aziende coreane”, ha affermato Jong-Ho James Kim, amministratore delegato di Hanwha Asset Management. “Di solito le aziende coreane utilizzano il proprio capitale o i fondi aziendali, ma se c’è l’assistenza di terzi, allora il nostro potenziale di crescita sarà maggiore”.

Lo stesso governo sudcoreano ha investito miliardi di dollari nel settore culturale nell’ambito della sua politica hallyu, o ‘korean wave’, volta a stimolare l’economia e l’influenza del Paese attraverso le esportazioni culturali. La cosiddetta ‘onda coreana’ – che comprende settori quali l’intrattenimento, la bellezza, l’alimentazione e la moda – ha generato più di 31 miliardi di dollari a livello globale lo scorso anno, ha dichiarato Bernie Cho, presidente di Dfsb Kollective, agenzia coreana che si occupa di export musicale.

Hanwha – nell’ambito di questa ambiziosa espansione – si occuperà di individuare le aziende, ha affermato Kim, mentre MarcyPen vanta “una buona esperienza nella gestione di fondi per lifestyle, moda e alimentazione” e la capacità di identificare obiettivi ad alto potenziale.