Incendi in Italia: bruciata una superficie pari a 73.000 campi da calcio

Giugno 17, 2025 - 15:00
 0
Incendi in Italia: bruciata una superficie pari a 73.000 campi da calcio
incendi boschivi

Nel 2024 oltre 51.000 ettari sono andati in fumo, per lo più in Sicilia, Calabria e Sardegna. Qui il fuoco è stato responsabile del 66% dei danni alle foreste. Vediamo quali indirizzi sta prendendo la prevenzione in Italia, anche per limitare il fenomeno degli incendi di interfaccia

Nel 2024, l’Italia ha visto bruciare 51.424 ettari di territorio, una superficie vasta quanto 73.000 campi da calcio. Di questi, oltre 10.000 ettari hanno colpito direttamente ecosistemi forestali, minacciando biodiversità, suoli e qualità dell’aria.

Il nuovo rapporto IspraEcosistemi terrestri e incendi boschivi in Italia, anno 2024 – scatta una fotografia dettagliata del fenomeno e sottolinea l’urgenza di soluzioni integrate per prevenirlo e contenerlo.

Le regioni italiane più colpite: Sicilia, Calabria e Sardegna

La Sicilia è stata la regione con la maggiore estensione colpita: 17.540 ettari, di cui 2.588 di boschi. Seguono la Calabria (10.241 ha totali, 2.494 boschivi) e la Sardegna (5.524 ha totali, 1.734 boschivi).

Tre regioni che, da sole, concentrano il 66% di tutta la superficie forestale bruciata in Italia. Nel dettaglio, le province di Enna (731 ha), Catania (721 ha) e Messina (427 ha) in Sicilia, Reggio Calabria (1.034 ha) e Cosenza (940 ha) in Calabria, sono tra le più colpite.

Le foreste più vulnerabili: leccete e macchia mediterranea

Secondo la classificazione redatta da Ispra, le foreste più colpite sono quelle di latifoglie sempreverdi (macchia mediterranea e leccete), seguite da querceti e pinete.

Questo tipo di vegetazione, tipica del clima mediterraneo, è estremamente infiammabile soprattutto in presenza di siccità prolungata e temperature elevate.

Incendi di interfaccia: il rischio alle porte delle città

Un fenomeno in crescita è quello degli incendi di interfaccia, che si sviluppano tra aree boschive e zone urbanizzate. Nel 2024 Roma, per esempio, ha registrato diversi episodi critici.

Questo tipo di incendi, spesso legato a comportamenti umani, è aggravato dall’espansione urbana non pianificata.

Le cause: il peso dell’uomo, il ruolo del clima

Il 96% degli incendi in Italia ha origine antropica: dolo, negligenza, agricoltura non sostenibile, mancata manutenzione del territorio. Solo l’1% è riconducibile a cause naturali.

Tuttavia, il cambiamento climatico amplifica il rischio: ondate di calore, siccità e vento creano condizioni ideali per la propagazione delle fiamme.

Le soluzioni: prevenzione, gestione del territorio e tecnologie

Circa il 30% delle aree incendiate nel 2024 ricadeva in aree protette (Parchi Nazionali, Rete Natura 2000, Zsc Zona Speciale di Conservazione) e Zps – Zona di Protezione Speciale), con gravi danni per la biodiversità.

Questo scenario impone una revisione delle strategie di tutela e sorveglianza per questi territori, spesso trascurati sul fronte della prevenzione. Vediamo alcuni ambiti di intervento.

Prevenzione attiva

Secondo la legge quadro 353/2000, le Regioni devono predisporre annualmente piani di previsione, prevenzione e lotta attiva agli incendi.

Tuttavia, questi piani non sono sempre aggiornati o adeguatamente finanziati. Serve un rafforzamento operativo e normativo, come avviato con il decreto-legge n.120/2021, che ha introdotto pene più severe e fondi per le attrezzature.

Gestione forestale sostenibile

La mancanza di manutenzione nei boschi italiani favorisce l’accumulo di materiale combustibile. Serve una gestione attiva del patrimonio forestale, inclusa la realizzazione di fasce tagliafuoco, diradamenti selettivi e la promozione del pascolo controllato.

Sorveglianza satellitare e tecnologie

Grazie al sistema europeo Effis e ai dati dei satelliti Sentinel-2, l’Italia oggi può mappare gli incendi con alta precisione.

Ispra, attraverso il modello Ecm-F4, integra questi dati per valutare l’impatto sugli ecosistemi e pianificare interventi mirati.

Coinvolgimento dei cittadini

Campagne di sensibilizzazione, formazione nelle scuole e regole chiare per il comportamento nelle aree a rischio sono strumenti fondamentali per ridurre gli inneschi accidentali.

Crediti immagine: Depositphotos

L'articolo Incendi in Italia: bruciata una superficie pari a 73.000 campi da calcio è stato pubblicato su GreenPlanner Magazine.

Qual è la tua reazione?

Mi piace Mi piace 0
Antipatico Antipatico 0
Lo amo Lo amo 0
Comico Comico 0
Furioso Furioso 0
Triste Triste 0
Wow Wow 0
Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia