La corsa di On batte le attese: +40% nel Q1. Alzate le stime per l’anno
Continua la scalata di On Holding. Dopo aver chiuso il 2024 con un +29,4%, il gruppo svizzero ha comunicato i dati relativi a un primo trimestre definito “record”. Nei primi tre mesi del 2025 le vendite sono cresciute del 40% a cambi correnti (+43% a cambi costanti), raggiungendo un fatturato di 726,6 milioni di franchi svizzeri (circa 748 milioni di euro al cambio attuale). Una performance superiore alle attese di mercato che, come riporta Reuters, ha fatto salire le azioni del gruppo del 9% nelle contrattazioni iniziali a Wall Street, chiudendo poi la sessione con un rialzo di oltre 11 punti percentuali.
I risultati positivi sono stati trainati da una strategia multicanale di successo, che ha visto l’eccezionale andamento del canale dtc, in crescita del 45,3%, e la forte domanda da parte del canale wholesale, salito del 41,5 per cento. A livello geografico, l’area Emea ha registrato un aumento delle vendite del 33% a cambi correnti, le Americhe hanno segnato un +28,6%, mentre la regione Asia-Pacifico è balzata del 129 per cento.
Forte di una trimestrale in doppia cifra e di una domanda globale solida su tutti i canali, regioni e categorie di prodotto, il gruppo svizzero ha rivisto al rialzo le previsioni per l’intero anno, puntando ora a una crescita delle vendite nette di almeno il 28% a cambi costanti, pari a 2,86 miliardi di franchi svizzeri (2,95 miliardi di euro). On, si legge nel report, “riconosce che i recenti cambiamenti nelle politiche commerciali globali hanno introdotto un livello più elevato di incertezza nella pianificazione”. Per il 2025, l’azienda stima un margine di profitto lordo compreso tra il 60,0% e il 60,5%, e un margine ebitda rettificato tra il 16,5% e il 17,5 per cento.
Come per altri big dello sportswear, il tema dei dazi statunitensi rappresenta ancora un’incognita. Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa britannica, l’amministrazione Trump ha introdotto un dazio base del 10% su tutti i partner commerciali globali, inclusi Vietnam e Indonesia, con ulteriori dazi su questi due Paesi attualmente sospesi per 90 giorni. Il Vietnam, che rischia un dazio del 46% sulle esportazioni verso gli Stati Uniti, e l’Indonesia rappresentano hub produttivi strategici per On: nel 2024 il brand ha prodotto circa il 90% delle calzature e il 60% dell’abbigliamento e degli accessori proprio in Vietnam.
“Stiamo valutando una diversificazione, ma allo stesso tempo il pricing sarà uno degli elementi per mitigare alcuni degli impatti. Quindi prevediamo di adeguare alcuni prezzi negli Stati Uniti a partire da luglio”, ha dichiarato il co-CEO e CFO Martin Hoffmann.
“Abbiamo visto il forte slancio di On nel 2024 proseguire anche nel 2025 – ha aggiunto Hoffmann -, con una solida crescita dei ricavi nel primo trimestre, ulteriormente sostenuta da lanci di prodotto come Cloud 6 e Cloudsurfer 2. Siamo entusiasti di constatare che il continuo rafforzamento del nostro canale diretto al consumatore (DTC), insieme a una migliore esecuzione operativa lungo tutta la supply chain, ha contribuito in modo significativo all’espansione della redditività”.
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