Lindsey Vonn nella storia, le vittorie delle giovani rampanti e i podi di Sofia Goggia: la bellissima tre giorni di gare di St. Moritz
La tre giorni di gare veloci femminili di Coppa del Mondo è stata entusiasmante. Gare bellissime, due discese e un superG, disputate sotto uno splendido sole, senza nemmeno l’ombra del “serpente del Maloja”, il banco di nebbia che ogni tanto si posa sulla pista della località svizzera dell’Alta Engadina, e tre grandi vincitrici, due giovani che sono in netta crescita e una veterana di lungo corso, per giunta di ritorno, che ha compiuto una delle più grande imprese della storia dello sci alpino. Il tutto condito anche dai podi conquistati da Sofia Goggia, due terzi posti nella seconda discesa e nel superG, e un podio sfiorato col quarto posto nella prima discesa.
La veterana di lungo corso, Lindsey Vonn, ha trionfato nella prima discesa di venerdì in un modo che ha impressionato tutti per due motivi. Il primo perché questa vittoria, la sua 83ª in Coppa del Mondo e 44ª in una discesa, l’ha ottenuta a 41 anni e 55 giorni e a quasi sette anni dall’ultima. Il secondo per il distacco che ha rifilato alle sue avversarie: 98 centesimi all’austriaca Magdalena Egger, che per l’occasione ha conquistato il suo primo podio, 1″16 all’altra austriaca Mirjam Puchner e 1″31 a Goggia. Un dominio incredibile, che ha spazzato via tutti i dubbi e le perplessità di chi l’anno scorso invitava la statunitense a non tornare alle gare (si era ritirata nel 2019) per non mettere in ulteriore pericolo il suo fisico martoriato dagli infortuni, in particolare le sue ginocchia.
Inevitabilmente qualcuno avrà storto il naso e avrà pensato che lo sci femminile è di bassissimo livello se un’atleta di 41 anni vince una gara di Coppa del Mondo dando quasi un secondo all’atleta a lei più vicina. In realtà non c’è niente di più falso, e le due gare dei due giorni successivi lo hanno dimostrato. Nella seconda discesa di sabato e nel superG di domenica Lindsey è arrivata rispettivamente seconda e quarta, e specialmente nella seconda discesa non ha tirato al massimo, forse perché pensava che anche scendere all’80% le potesse bastare, visto quello che aveva combinato il giorno prima. E invece è stata battuta per 24 centesimi dalla tedesca Emma Aicher.
22 anni, 19 meno di Vonn quindi, Aicher è una polivalente a tutto tondo, una che può potenzialmente dominare il Circo Rosa perché in meno di un anno è già andata sul podio in tre specialità (le manca solo il gigante) e ha vinto in due, discesa e superG. Il podio di sabato è stato completato da Goggia, staccata di 29 centesimi. Un podio composto da tre atlete tutte sponsorizzate Red Bull, e domenica a vincere il superG è stata un’altra atleta Red Bull, la neozelandese Alice Robinson, che di anni ne ha 24 ma rispetto ad Aicher sembra una veterana perché ha cominciato a vincere da giovanissima, finora conosciuta specialmente come gigantista ma che ha azzeccato la gara perfetta in una specialità in cui aveva ottenuto come migliori risultati due quarti posti.
Robinson ha battuto di 8 centesimi la francese Romane Miradoli, una delle donne jet più costanti del Circo Rosa, e di 19 Goggia, e stavolta è toccato a lei lasciare giù dal podio l’amica-rivale Vonn, che si è dovuta accontentare del quarto posto a 8 centesimi dal terzo. Molti avevano sbandierato la gara come un duello tra Vonn e l’altra statunitense Mikaela Shiffrin, che in realtà non c’è stato.
La 30enne fuoriclasse del Colorado, che tornava a gareggiare nella velocità a quasi due anni dalla tremenda caduta nella discesa di Cortina del 26 gennaio 2024, ha infatti saltato l’ultima porta quando aveva intermedi che la piazzavano a malapena nelle prime quindici. Duello rimandato quindi, magari ai Giochi di Milano Cortina 2026, il grande obiettivo di Vonn, se Shiffrin deciderà se gareggiare in superG.
Ma l’Italia ha in mano una carta come Goggia che magari in questo momento non è proprio al top, visto che ha pasticciato parecchio in tutte e tre le gare di St. Moritz, ma in due mesi può arrivarci. E poi, c’è la grande speranza, adesso che è stata nominata portabandiera olimpica, che anche Federica Brignone possa essere in pista a Cortina…
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