Merz incontra i leader Ue: “La Germania sarà forte e affidabile”

Maggio 10, 2025 - 17:00
 0
Merz incontra i leader Ue: “La Germania sarà forte e affidabile”

Bruxelles – Friedrich Merz si concede un tour completo nella capitale europea, dove ha incontrato i vertici delle istituzioni comunitarie. Sempre con lo stesso messaggio: “La Germania è tornata” e si prepara a riprendersi il ruolo di guida che ha tradizionalmente occupato nell’Ue. Soprattutto per quanto riguarda la difesa, la competitività e la gestione dei flussi migratori.

Non si può certo dire che siano stati giorni noiosi per Friedrich Merz. All’indomani dell’elezione a cancelliere federale in un voto ad alta tensione al Bundestag, il leader della Cdu si è subito recato a Parigi e a Varsavia, per incontrare rispettivamente il presidente francese Emmanuel Macron e il premier polacco Donald Tusk. Oggi (9 maggio), Merz è a Bruxelles per incontrare i vertici dell’Ue.

Difesa europea e Ucraina

Ha cominciato in mattinata al Palazzo Europa, dove ha avuto un breve scambio col presidente del Consiglio europeo, António Costa. Quest’ultimo ha assicurato di aver riscontrato “pieno allineamento” tra le priorità del nuovo governo di Berlino e quelle dell’Unione su competitività, sicurezza e migrazione, auspicando che il leader cristiano-democratico “continui a mantenere la Germania al centro del processo decisionale europeo“.

Il nuovo Bundeskanzler ha ribadito che una delle priorità dell’esecutivo Cdu-Spd è unire le forze coi partner Ue per “costruire un’industria della difesa europea“. Del resto la sicurezza europea, ha ripetuto Merz, è inestricabilmente connessa con la difesa dell’Ucraina: e dunque Berlino continuerà a sostenere Kiev, sia sul campo sia sui tavoli delle trattative.

Nella sua conversazione telefonica di ieri sera con Donald Trump, il leader tedesco ha “supportato la proposta statunitense di un cessate il fuoco di 30 giorni” senza condizioni, ma ha anche osservato che “va aumentata la pressione su Mosca” affinché accetti una tregua prolungata e totale. Anche tramite sanzioni coordinate con Washington, se necessario.

Dazi e competitività

L’altra questione di scottante attualità che ha a che fare con gli Stati Uniti è quella dei dazi doganali. Merz ha sottolineato che la politica commerciale dell’Ue è comune e che la Casa Bianca non può pensare di replicare accordi bilaterali con i Paesi membri come ha fatto col Regno Unito. Trump “l’ha capito”, sostiene il cancelliere, aggiungendo di aver ricevuto un invito dal tycoon. E nota che “dobbiamo parlare anche del riconoscimento reciproco degli standard tecnologici“, auspicando un ulteriore coordinamento tra le cancellerie dei Ventisette e con la Commissione.

Salutato Costa, Merz ha attraversato la strada per raggiungere il Berlaymont, dove ha incontrato la sua compagna di partito Ursula von der Leyen (entrambi provengono dalle fila della Cdu). Il capo dell’esecutivo a dodici stelle ha dichiarato di aver concordato con il cancelliere sulla “necessità di una mentalità di urgenza” per quanto riguarda almeno quattro priorità relative al dossier competitività. Colmare il gap dell’innovazione coi partner internazionali, abbattere i costi energetici, completare l’unione dei mercati capitali e semplificare il quadro normativo.

Friedrich Merz Ursula von der Leyen
Il cancelliere tedesco Friedrich Merz e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen (foto: Dati Bendo/European Union)

Dobbiamo completare il mercato unico, che è il cuore della nostra competitività”, ha detto Merz, con l’obiettivo di “rafforzare la capacità industriale” europea. Per farlo, “dobbiamo ridurre la regolamentazione” che asfissia le imprese, e quindi ben vengano tutti i pacchetti Omnibus che Bruxelles vorrà proporre.

Migrazione e asilo

Altro tema centrale è quello della migrazione. Berlino ha reintrodotto nelle scorse ore i controlli alle frontiere al fine di “affrontare l’immigrazione illegale”, ha spiegato il Bundeskanzler, assicurando però che si tratta di misure “giuste, legali e in linea col diritto europeo” e affermando di aver notificato i vicini.

“Il regolamento di Dublino afferma che l’asilo va richiesto nel Paese di primo arrivo, ma la Germania non ha confini esterni” e dunque non è possibile che vengano fatte così tante richieste nella Bundesrepublik, sostiene. Ma “non vogliamo lasciare la sicurezza dei confini esterni solo a chi li ha”, ha garantito, “poiché sono confini europei e dobbiamo sostenere” gli sforzi dei Paesi che condividono la frontiera con vicini extra-Ue, come la Polonia.

frontiere
Foto d’archivio

Da von der Leyen arriva la sponda: “Gli Stati membri possono introdurre controlli alle frontiere, purché siano proporzionati e limitati nel tempo e coordinati coi Paesi vicini“, proprio come a suo dire starebbe facendo Berlino. Ma bisogna accelerare sull’implementazione del Patto sulla migrazione e l’asilo, qualcosa che “richiede investimenti e molto lavoro”. Una volta attuate, le nuove regole “rafforzeranno le frontiere esterne comuni, offriranno un approccio unitario alle condizioni per gli ingressi e chiarificheranno i meccanismi di solidarietà”, certifica.

A tal proposito, la presidente ha anche annunciato che saranno messi a disposizione degli Stati membri 3 miliardi di euro aggiuntivi, per trasporre nei propri sistemi legali le disposizioni del pacchetto legislativo e darvi piena attuazione nel più breve tempo possibile. D’altro canto, la presidente della Commissione ha rimarcato che gli Stati membri devono fare di più per aumentare i rimpatri, a partire dai partenariati coi Paesi terzi.

Il simbolismo del 9 maggio

La visita di Merz a Bruxelles non è avvenuta in un giorno qualsiasi. Proprio mentre sulla Piazza Rossa di Mosca il presidente russo Vladimir Putin festeggia gli 80 anni dalla vittoria sovietica sulle truppe naziste, in Ue il 9 maggio si celebra la giornata dell’Europa, in ricordo della dichiarazione con cui nel 1950 l’allora ministro degli Esteri francese Robert Schuman propose la creazione della Comunità europea del carbone e dell’acciaio (Ceca), il primo embrione di quella che è oggi l’Unione a 27.

dichiarazione Schuman
Robert Schuman nel 1950 (foto: European Union)

Un ragionamento molto più politico che economico“, nelle parole del cancelliere, secondo il quale, oggi come 75 anni fa, nessun Paese del Vecchio continente può pensare di superare da solo le sfide. Merz torna oggi nelle istituzioni comunitarie da capo di governo, ma era già stato eurodeputato tra il 1989 e il 1994, quando ha “visto in prima persona lo sviluppo della legislazione per creare il mercato unico europeo“.

“Sono molto felice di poter visitare le istituzioni Ue nel mio terzo giorno in carica”, ha concluso, sottolineando che si tratta di un “ritorno a casa“. E promettendo che Berlino tornerà ad avere “un ruolo attivo” nell’Unione, “nell’interesse dell’Europa, ma anche nell’interesse della Germania”. Per concludere la sua giornata brussellese, il Bundeskanzler ha poi incontrato la presidente dell’Eurocamera, Roberta Metsola, e si è recato infine al quartier generale della Nato per uno scambio col capo dell’Alleanza Mark Rutte.

Qual è la tua reazione?

Mi piace Mi piace 0
Antipatico Antipatico 0
Lo amo Lo amo 0
Comico Comico 0
Furioso Furioso 0
Triste Triste 0
Wow Wow 0
Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia