Mezzo secolo, tutto Intrecciato: Bottega Veneta festeggia il compleanno di un’icona

Mezzo secolo di intrecci, reali e metaforici. Incontri di storie, di persone, di idee che prendono forma. Creando un pattern che ha sfidato le mode ed è diventato un simbolo del brand. Bottega Veneta festeggia i 50 anni dell’Intrecciato, celebre tecnica della Maison, con la nuova campagna “Craft is our Language”, un’ode alla manualità e allo spirito di collaborazione.

La campagna di Bottega Veneta “Craft is Our Language”

La campagna, fotografata da Jack Davison e coreografata da Lenio Kaklea, si concentra sulle mani: i gesti manuali diventano un simbolo di linguaggio universale.

Tra foto e video, la campagna abbraccia tutto il mondo di Bottega Veneta dagli artigiani alle personalità di spicco “amiche” del brand. Tra questi, Tyler the Creator, il regista Dario Argento, la scrittrice Zadie Smith, il tennista Lorenzo Musetti, l’artista Barbara ChaseRiboud, il direttore d’orchestra Lorenzo Viotti e Jack Antonoff, produttore famoso per aver lavorato a lungo con Taylor Swift e ora con Sabrina Carpenter.

Julianne Moore per Bottega Veneta nella campagna Craft is our Language per il 50° anniversario dell’Intrecciato. Foto e direzione: Jack Davison.

Tra i volti c’è anche un pezzo della storia di Bottega Veneta: Edward Buchanan, design director del brand dal 1995 al 2000, il primo a introdurre la collezione di Ready-to-Wear.

La storia dell’Intrecciato di Bottega Veneta

Sono passati cinquant’anni da quando l’Intrecciato ha fatto il suo debutto sulla scena. Presentata nel 1975, questa tecnica consiste nell’intrecciare a mano sottili strisce di pelle – le fettucce – su una base in pelle o attorno a uno stampo di legno. Il metodo si ispira alla lunga tradizione italiana di lavorazione della pelle tipica del Veneto, regione d’origine del marchio, che nasce proprio come collettivo di artigiani. Sono i dettagli, però, a renderlo unico: l’Intrecciato di Bottega Veneta è caratterizzato da una disposizione diagonale innovativa, da proporzioni meticolose e da ore e ore di lavorazione. Richiede infatti ore, a volte giorni, e un’eccezionale destrezza manuale.

An early Intrecciato bag, 1975 (Bottega Veneta)

L’Intrecciato è arrivato anche sul grande schermo grazie a Lauren Hutton, che indossava una clutch nel film American Gigolò del 1980, lanciando Bottega Veneta sotto i riflettori internazionali. L’attrice, non a caso, è anche uno dei volti della campagna “Craft Is Our Language”.

Julianne Moore con la borsa Lauren originale del 1977, la stessa indossata da Lauren Hutton nel film American Gigolò.

Quella stessa borsa è stata indossata. molti decenni dopo, da Julianne Moore – anche lei tra i volti della nuova campagna. Senza perdere un briciolo di fascino. In qualche modo, l’Intrecciato è diventato “il marchio di fabbrica” di un brand che ha scelto di essere senza logo: è l’intreccio a catturare subito l’occhio di sa riconoscerlo. Tramandato da una generazione di artigiani all’altra, l’Intrecciato si evolve senza bisogno di essere reinventato e caratterizza ancora le it bag della Maison, amatissime dal pubblico e dalle star.

Lauren Hutton nella campagna per il 50° anniversario dell’Intrecciato di Bottega Veneta.

Nell’era digitale, inoltre, assume anche un valore simbolico: l’Intrecciato ci ricorda la bellezza della pazienza, l’intelligenza delle mani, il valore del tempo e dello sforzo.

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