Nuovi rumors sulla guida di Kering: pronto l’ex CEO di Renault Luca De Meo
François-Henri Pinault, patron di Kering, potrebbe lasciare il ruolo di amministratore delegato del gruppo francese fondato da suo padre François a Luca De Meo. Il manager ha recentemente comunicato le sue dimissioni da CEO della casa automobilistica Renault, incarico che ricopriva dal 2020, e il quotidiano Le Figaro ipotizza l’ingresso nel conglomerato del lusso cui fanno capo i fashion brand Gucci, Saint Laurent, Bottega Veneta, Balenciaga, Brioni e McQueen.
“Arriva un momento nella vita in cui si sa che il lavoro è fatto. Nel Gruppo Renault, abbiamo affrontato sfide immense in meno di cinque anni! Abbiamo raggiunto ciò che molti ritenevano impossibile. Oggi, i risultati parlano da soli: sono i migliori della nostra storia”, ha dichiarato De Meo salutando Renault. Dal 15 luglio le sue dimissioni saranno effettive.
La possibilità dell’arrivo di De Meo ha fatto lievitare il titolo in borsa di Kering di oltre dieci punti questa mattina, di contro quello di Renault è in calo di circa il 6 per cento. Le Monde ha scritto che che la comunicazione ufficiale della nomina del manager italiano potrebbe arrivare oggi stesso, dopo la chiusura dei mercati azionari.
Il media francese Afp pochi giorni fa aveva ipotizzano un passo indietro da parte di Pinault a seguito di un annus horribilis per Kering, le cui azioni sono scese del 45% negli ultimi dodici mesi e che nel 2024 ha totalizzato ricavi in flessione del 12% a 17,1 miliardi e un utile netto di 1,1 miliardi di euro, in calo del 62 per cento.
François-Henri Pinault è sia CEO che presidente del colosso francese dal 2005. L’ingresso di De Meo sarebbe solo l’ultima di una serie di cambi ai vertici nella galassia Kering dopo l’arrivo di Stefano Cantino al timone amministrativo di Gucci e quello di Demna alla direzione creativa, poche settimane fa, inoltre, Pierpaolo Piccioli è stato nominato direttore creativo di Balenciaga. Oltre a Renault il manager ha fatto esperienza in numerose case automobilistiche tra cui Fiat, Alfa Romeo, Toyota, Volkswagen e Seat.
“La gestione del brand e il marketing sono il suo forte, che si sposano perfettamente con ciò che fa l’industria del lusso, per la quale sembra avere una grande passione. Non è difficile immaginare quanto abbia trovato intrigante l’opportunità offerta da Kering”, ha dichiarato a Reuters Luca Solca, analista di Bernstein.
“Si ritiene che De Meo abbia contribuito in modo significativo alla svolta di Renault attraverso l’innovazione di prodotto, l’innovazione tecnologica, la transizione verso i veicoli elettrici, l’elevazione del marchio e il ritorno alla crescita e alla redditività. Riteniamo che sia prematuro adottare una posizione più positiva, data la mancanza di visibilità sulla svolta di Gucci. C’è ancora molto lavoro da fare”, ha affermato Thomas Chauvet, analista di Citi.
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