Pensi che siano sani, che ti facciano bene ed invece peggiorano la ritenzione idrica

Giugno 10, 2025 - 14:30
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Pensi che siano sani, che ti facciano bene ed invece peggiorano la ritenzione idrica

Molti alimenti considerati sani e leggeri possono in realtà peggiorare la ritenzione idrica. Conservarli nella dieta senza saperlo può influire su gonfiore e pesantezza.

Ci sono quei giorni in cui ti senti gonfia già appena sveglia. Le gambe pesanti, il girovita più segnato, perfino le mani ti sembrano diverse. E tu non capisci. Hai mangiato bene, hai bevuto, hai fatto attenzione. Nessun fritto, nessun dolce, solo cose giuste come ti hanno sempre detto. Quelle scelte che fai convinta di fare il meglio per il tuo corpo. E invece il gonfiore resta, il senso di pesantezza pure, e la sensazione generale è di frustrazione. Non solo non funziona, ma sembra peggiorare.

Mi è capitato troppe volte di pensare che stessi sbagliando qualcosa io. Poi ho cominciato a guardare da vicino le etichette, a leggere la composizione dei cibi, a chiedere anche a chi ne sa più di me. E lì ho capito che il problema non ero io, erano loro. Quei cibi che portano l’etichetta di sani, leggeri, adatti alla dieta. Ma che dentro nascondono dosi di sodio, conservanti, zuccheri e additivi che tutto fanno tranne che aiutare. Alcuni li mangiamo ogni giorno, credendo ci facciano bene, ma in realtà ci portano dritti alla ritenzione.

Ritenzione e alimenti light: quando leggere l’etichetta cambia tutto

I fiocchi di latte, ad esempio, sono sempre stati considerati un’opzione intelligente. Li trovi in qualsiasi piano alimentare ipocalorico, sono veloci, proteici, sembrano perfetti. Finché non controlli davvero quanto sodio contengono. E lì ti accorgi che ne basta una porzione normale per superare il fabbisogno quotidiano. Il risultato è che ti svegli gonfia anche se hai mangiato poco, e la colpa non è né del metabolismo né dell’acqua in più, ma di un’illusione nutrizionale.

Un altro errore comune sono i cracker integrali o le fette tipo Wasa. Ti sembrano la scelta giusta per un pranzo veloce o una colazione fit. Eppure spesso sono pieni di sale e grassi industriali. Anche quelli con etichetta bio non sempre sono meglio, perché il problema non è solo il tipo di farina, ma cosa viene aggiunto per conservarli o per renderli croccanti al punto giusto. Meglio un pezzo di pane fresco, magari tostato. Almeno lì sai cosa stai mangiando.

fiocchi di latte, cracker, succo di frutta e fesa di tacchino
Ritenzione e alimenti light: quando leggere l’etichetta cambia tutto – sfilate.it

I succhi di frutta senza zucchero aggiunto sono il classico esempio di prodotto che sembra sano ma non lo è. Il fruttosio in eccesso contenuto anche nei succhi 100% naturali non viene metabolizzato come ci raccontano e, in quantità, può creare gonfiore addominale. Ti sembrano leggeri, ma danno picchi glicemici e zero sazietà. Peggio ancora se li usi come spuntino in un momento di fame, pensando di tamponare. Finisci solo per aumentare il senso di gonfiore generale.

Sugli affettati magri tipo fesa o bresaola si potrebbe aprire un capitolo a parte. Spesso vengono consigliati in diete rapide o nei piani post-palestra. Sono effettivamente poveri di grassi, ma sono anche carichi di sodio, conservanti e altri elementi che impattano direttamente sulla ritenzione. Il corpo li assorbe come alimenti da allerta e trattiene liquidi. Non è un caso se dopo due giorni consecutivi di bresaola a pranzo ti senti più pesante, anche se pensavi di aver mangiato benissimo.

Le barrette e i cereali fitness sono un altro inganno ben confezionato. Etichette colorate, promesse di energia e sazietà, packaging che strizza l’occhio a chi vuole tenersi in forma. Ma quando leggi davvero la lista ingredienti ti accorgi che sono bombe di zuccheri, addensanti, edulcoranti e talvolta anche grassi non esattamente amici. Sì, sono comode, sono buone. Ma non aiutano. Non sulla ritenzione, non sul gonfiore e nemmeno sulla gestione della fame vera.

barrette, yogurt e legumi
I cibi che sembrano sani ma aumentano la ritenzione – sfilate.it

Stesso discorso vale per gli yogurt 0% grassi. Sono spesso pieni di dolcificanti artificiali e addensanti che rallentano la digestione. Il risultato è che gonfiano, senza dare davvero soddisfazione. Pensi di fare una scelta sana perché non c’è traccia di grassi, ma il corpo avrebbe preferito un vasetto intero con ingredienti veri, non una miscela di sostituti chimici.

Chiudo con i legumi in scatola. Nessuno mette in dubbio la loro utilità quando hai poco tempo, ma vanno maneggiati con attenzione. Di base sono sani, certo, ma la versione in scatola è spesso carica di sodio per motivi di conservazione. Se non li sciacqui molto bene, rischi di ottenere l’effetto contrario a quello che cerchi. Invece di alleggerire, gonfiano.

Il punto è che non bisogna diventare paranoici. Ma vale la pena guardare con più attenzione a quello che mettiamo nel piatto ogni giorno, soprattutto se ci aspettiamo che ci aiuti a sentirci meglio. A volte basta poco, anche solo cambiare marca o leggere una volta in più l’etichetta. Non si tratta di rinunce, ma di capire davvero chi ci fa bene e chi ci prende in giro. Anche quando si presenta con un bel packaging beige e una scritta in verde.

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