Pesaro, fa irruzione a una festa di compleanno per i rumori molesti: spara e uccide la cognata, ferita la nipote

Lug 12, 2025 - 22:00
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Pesaro, fa irruzione a una festa di compleanno per i rumori molesti: spara e uccide la cognata, ferita la nipote

Futili motivi, probabilmente schiamazzi e la musica ad alto volume proveniente dall’abitazione ma in un contesto di vecchie ruggini. Sarebbero queste le motivazioni che hanno spinto il 70enne Sandro Spingardi ad innescare una lite nella serata di venerdì 11 luglio alla periferia di Mondolfo (Pesaro Urbino), conclusa nel sangue.

L’uomo, armato di una pistola di piccolo calibro regolarmente detenuto, ha sparato e ucciso la cognata Griselda Cassia Nunez, 44enne di origine boliviana, vedova del fratello morto circa 5 anni fa, e ha ferito la figlia 28enne di lei, Kenia Cassia Vaca: nella loro abitazione stavano tenendo una festa con dei bambini.

Durante una festa di compleanno a cui partecipavano anche alcuni bambini, Spingardi si sarebbe recato nella casa, dove sarebbe nato un diverbio con i presenti. Dopo la discussione l’uomo è tornato nel proprio alloggio, ha preso la pistola ed è rientrato nell’abitazione, aprendo il fuoco contro la cognata e nonna della festeggiata, poi la figlia di lei.

Spingardi è stato tratto in arresto in flagranza dai carabinieri: i militari lo hanno fermato dopo che l’uomo si era barricato in un capanno degli attrezzi vicino a una casa di campagna

L’abitazione in cui è avvenuta l’aggressione armata, in una strada di campagna a Sterpettine di Marotta, nel Comune di Mondolfo, è stata sottoposta a sequestro dai carabinieri.

Spingaldo, secondo quanto riferisce l’Ansa, viveva in una roulotte vicino alla casa dove poi sarebbe entrato per sparare. “Non volevo uccidere, non volevo che morissero”, avrebbe riferito il 70enne durante il primo interrogatorio a cui è stato sottoposto in caserma a Fano (Pesaro Urbino), alla presenza del pm della Procura di Pesaro Marino Cerioni. Al termine dell’interrogatorio l’omicida è stato trasferito nel carcere pesarese di Villa Fastiggi.

Una tragedia inaspettata. All’Ansa una barista del paese in cui Spingari e le due vittime vivevano lo descrive come “una persona tranquilla, qua non ha mai dato problemi e mi portava spesso anche dei dolci per regalo”. “Passava di qua e ci diceva sempre che poi sarebbe andato a trovare la sorella. – racconta la barista – È una persona solitaria, ma qui con noi è sempre stato tranquillissimo”.

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia