Pvh a +2% nel Q1 2025 ma taglia l’outlook per il full year

Giugno 6, 2025 - 11:00
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Pvh a +2% nel Q1 2025 ma taglia l’outlook per il full year
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Pvh, il gruppo statunitense che fa capo a Tommy Hilfiger e Calvin Klein, ha concluso il primo trimestre 2025 con ricavi in aumento del 2% (su base annua e su base valutaria costante) a 1,98 miliardi di dollari (circa 1,7 miliardi di euro) superando le previsioni di 1,93 miliardi di dollari, ma taglia l’outlook per l’intero anno.

L’andamento del full year sarà fortemente influenzato da una ridimensionata domanda dei consumatori dovuta all’impatto negativo legato ai dazi attualmente in vigore per le merci in ingresso negli Stati Uniti, secondo la società. Che quindi ora si attende un risultato flat o in leggerissimo aumento.

Nel dettaglio geografico, nel primo trimestre la zona Emea ha messo a segno un +5% di ricavi (+4% costante) grazie alla crescita in wholesale e direct-to-consumer. Le Americhe hanno segnato un  +7% (+8% costante), trainato dal wholesale, in calo a una cifra media il direct-to-consumer. Male la zona Apac a-13% (-11% costante), impattata dal capodanno lunare nel Q4 2024 e da un contesto di consumo difficile, in particolare in Cina.

Anche il segmento licensing ha subito un decremento del 2%, per via della reinternalizzazione di alcune categorie di prodotti femminili. Mentre nel dettaglio dei brand, Tommy Hilfiger è cresciuto del +3%(su base corrente e costante), grazie a Emea e Americhe mentre i risultati di Calvin Klein sono rimasti invariati. Il margine lordoè sceso al 58,6% rispetto al 61,4% del 2024

Il CEO Stefan Larsson ha commentato: “Stiamo facendo progressi importanti nell’esecuzione del piano Pvh+, ma stiamo affrontando un contesto macroeconomico e di consumo sempre più incerto e dato il punto in cui siamo nel percorso di rafforzamento dei nostri brand, non siamo ancora in grado di compensare pienamente tali impatti. Prevediamo di iniziare a rafforzarci dalla seconda metà dell’anno e procedere nel nostro percorso verso l’obiettivo di lungo termine”.

La previsione per il full year 2025 è dunque rivista al ribasso, sia dal punto di vista dei ricavi sia dell’utile per azione previsto tra 1,85 e 2,00 dollari (vs 3 dollari nel 2024). Il margine operativo previsto è dell’8,5%(vs 10% del 2024). Questo annuncio ha portato a una flessione del titolo in Borsa, che nel pre-market segna il -8,2 per cento.

 

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Redazione Redazione Eventi e News