Ronco Scrivia, famiglia intossicata dal monossido: genitori e tre bambini in ospedale in codice rosso

Genova. Ancora un intervento dei vigili del fuoco per intossicazione da monossido di carbonio in appartamento, questa volta a Borgo Fornari, frazione di Ronco Scrivia, dove una famiglia composta da mamma, papà e tre bambini si è sentita male.
A chiamare il 112 poco dopo le 16 è stato proprio il padre, un uomo di circa trent’anni. I sintomi erano tutti riconducibili all’intossicazione da monossido: i vigili del fuoco sono arrivati sul posto e hanno aiutato la famiglia a uscire dall’appartamento, affidando poi genitori e bambini di 4, 6 e 8 anni all’automedica e alle ambulanze della Croce Verde di Busalla e della Croce Rossa di Ronco Scrivia.
Tutti sono stati accompagnati in codice rosso, la madre al San Martino e il padre, con i bambini, al Gaslini. È altamente probabile che nelle prossime ore verrà stabilito il trasferimento per tutti al San Martino per sottoporre tutti alla camera iperbarica.
I precedenti: tre casi in una settimana
Si tratta dell’ennesimo intervento per intossicazione da monossido in pochi giorni. Lo scorso 9 dicembre a Fegino, due persone sono state tratte in salvo da una palazzina di via Ferri, entrambe intossicate da monossido di carbonio fuoriuscito da una calderina difettosa.
Uno dei residenti è stato salvato dal porta pizze arrivato per una consegna, l’altro inquilino, un 21enne, è stato trovato dai vigili del fuoco durante la perlustrazione del caseggiato. A Castelletto invece un’intera famiglia, genitori e due figli di 3 e 11 anni, residenti in un appartamento di via Cabella sono stati soccorsi dalla Croce Bianca Genovese. In questo caso l’intossicazione serbava dovuta all’uso improprio di un braciere in casa utilizzato per cucinare.
I sintomi dell’iintossicazione da monossido di carbonio
I sintomi da intossicazione da monossido di carbonio, un gas inodore chiamato anche “killer silenzioso” a causa della sua letalità, sono mal di testa, cefalea, nausea, debolezza fisica e mentale, oppressione al petto, fatica a respirare e nei casi peggiori perdita di coscienza, convulsioni e coma.
Il monossido si lega all’emoglobina nel sangue con un’affinità molto più alta dell’ossigeno, impedendone il trasporto ai tessuti e causando il malessere. Fonti comuni sono impianti di riscaldamento, scaldabagni, caminetti e gas di scarico delle auto
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