Serpillo (Uci): non abbandonare agricoltura tra grandine e siccità

Lug 10, 2025 - 09:30
 0
Serpillo (Uci): non abbandonare agricoltura tra grandine e siccità

Roma, 9 lug. (askanews) – Grandine al Nord, siccità al Sud: il clima estremo sta infliggendo colpi durissimi all’agricoltura italiana proprio nel cuore della stagione produttiva. In Toscana, le vigne del Chianti e della Vernaccia di San Gimignano sono state devastate dalla grandine, mentre in Romagna, Lombardia e Veneto si contano danni a frutteti, uliveti, serre e stalle. “Ci troviamo di fronte a una vera e propria emergenza produttiva – avverte in una nota Mario Serpillo, presidente dell’Unione Coltivatori Italiani – In molte zone del Centro-Nord, la produzione è stata compromessa a pochi giorni dalla raccolta. Frutta, ortaggi e uva pronti per il mercato sono stati distrutti da pochi minuti di grandine, mentre strutture agricole danneggiate e impianti da ripristinare pesano ulteriormente sui bilanci aziendali”.

Al Sud la situazione è opposta ma non meno grave: intere superfici coltivate sono in gravissima sofferenza per mancanza d’acqua. In Puglia, nel Fortore, è stato perso il 20% delle superfici coltivate a pomodoro. La stagione irrigua non è nemmeno partita e la poca acqua disponibile viene riservata al consumo civile. In Basilicata e Sicilia gli invasi sono sotto la media e i dati Ispra confermano un aumento dei fabbisogni idrici per via delle temperature elevate e dell’evaporazione in crescita. A peggiorare il quadro, si aggiungono quasi 130 incendi già rilevati da Effis, il triplo rispetto alla media degli ultimi vent’anni, che colpiscono campi e pascoli già provati dalla siccità.

“Ogni ettaro bruciato o devastato da un evento climatico è un pezzo di reddito che si perde, ma anche un danno all’approvvigionamento e alla sicurezza alimentare del Paese”, prosegue Serpillo. “Non possiamo più limitarci a misurare le perdite o a ripetere all’infinito il “tormentone” estivo sulla crisi idrica e sugli eventi estremi. Servono strumenti rapidi di ristoro, coperture assicurative accessibili e un piano di gestione idrica che permetta agli agricoltori di lavorare con un minimo di previsione e tutela. Già nei mesi scorsi, commentando un aumento medio delle precipitazioni meteoritiche del 15% nella stagione invernale e primaverile del 2025, chiedevamo conto dello stato di diffusa inservibilità o di ridotto utilizzo degli invasi e dunque, della conseguente dispersione idrica. Il perdurare di questa situazione è inaccettabile e scandaloso”.

L’UCI ribadisce quindi la necessità di interventi strutturali per sostenere il settore primario, duramente colpito in ogni area del Paese. La gestione dell’acqua, la prevenzione dei danni da eventi estremi e il sostegno alle imprese agricole non possono più essere considerati temi in agenda, si devono subito tradurre in opere e cantieri nel segno della snellezza burocratica, della legalità e della trasparenza.

[Servono interventi strutturali per sostenere settore primario|PN_20250709_00051|gn00 nv03 sp33|https://askanews.it/wp-content/uploads/2025/07/20250709_125644_0FB351BF.jpg|09/07/2025 12:56:54|Serpillo (Uci): non abbandonare agricoltura tra grandine e siccità|Agricoltura|Economia, Agrifood]

Qual è la tua reazione?

Mi piace Mi piace 0
Antipatico Antipatico 0
Lo amo Lo amo 0
Comico Comico 0
Furioso Furioso 0
Triste Triste 0
Wow Wow 0
Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia