Signorini: "Belen? Se parlassi di lei ora mi farei tristezza"

Maggio 19, 2025 - 07:00
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Signorini: "Belen? Se parlassi di lei ora mi farei tristezza"

Alfonso Signorini nel corso dell’intervista rilasciata a Raffaele Panizza per Repubblica non ha parlato solo dei suoi viaggi a Cuba, ma anche del mondo del gossip e di Silvio Berlusconi.

Prima di rilasciare questa intervista, Signorini avrebbe fatto un’unica richiesta: niente gossip. “Questo perché se il vostro scopo fosse stato chiedermi dell’ultimo amore segreto di Belén avrei declinato, anche perché quel mondo mi diverte sempre meno. Insomma, se a 61 anni fossi ancora lì a entusiasmarmi per l’uomo nuovo della Rodríguez mi metterei tristezza da solo, la stessa che mi trasmettono certi coetanei che ballano sui tavoli a Saint-Tropez. Ovviamente dentro rimango una serva e se c’è da spettegolare non mi tiro indietro, ma lo faccio su altri tipi di persone. Diciamo che il termometro della mia curiosità si è spostato e vorrei crescere un po’. Anche perché credo di avere parecchie frecce nella faretra: ad esempio, sarei un ottimo divulgatore culturale”. Il gossip, secondo Alfonso Signorini, è sempre stato usato da altri come “strumento di ricatto, potere e sopraffazione e nel caso migliore, un passatempo per riempire l’horror vacui delle nostre esistenze“.

Signorini: “Ho tagliato i ponti con certi personaggi”

Un tempo volto della movida, ora Signorini si è defilato. A domanda diretta su come si fosse salvato dai vari “Mora, Corona, Gregoraci, Rodriguez, Marini“, ha così risposto: “Come mi sono salvato? Tagliando i ponti, tanto da essere considerato ingrato. Ma fin dall’inizio mi son reso conto che se volevo sopravvivere, salvare la mia coscienza e custodire la mia profondità, avrei dovuto farlo. Quel mondo, che mi ha sedotto e ci ha sedotti, in fondo mi deprimeva. Non vedevo divertimento nelle sciabolate, nei frigoriferi pieni, nei trenini: ci vedevo pochezza ed era tutto farlocco. Una notte a casa di Lele Mora, quando tutti se ne andarono e mi chiese di restare un po’ per fargli compagnia, crollò sul divano e restai lì a vederlo russare. Vidi la solitudine del re“.

Alfonso Signorini, il suo rapporto con Silvio Berlusconi

A domanda diretta del giornalista se avesse “protetto” Silvio Berlusconi per convenienza, convinzione o tenerezza ai tempi degli scandali privati (dal Bunga Bunga a Noemi Letizia), Alfonso Signorini ha risposto: “Se l’ho protetto, l’ho fatto nell’ultima fase della sua vita. Ai tempi lo aiutai. Non me ne sono mai pentito e lo feci per amore“. E ancora: “Quando morì mia madre non mi lasciò un secondo. E mi stette vicino in tante vicende personali. Compresa una faccenda segreta che non rivelerò mai. Per lui mi sarei gettato nel fuoco“. Fece anche da mediatore segreto fra lui e Matteo Renzi quando quest’ultimo divenne Presidente del Consiglio. “Ci incontravamo in gran segreto all’Hotel Bernini, a Roma, per discutere del Patto del Nazareno e altre questioni vitali del Paese. Traducevo Berlusconi a Renzi ma soprattutto viceversa. Purtroppo, non ne venne fuori nulla di concreto“.

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Redazione Redazione Eventi e News