The Silence of the Sea”: una mostra nella sede di Emergency di Venezia che dà voce agli invisibili

Nel Mediterraneo muore una persona ogni due ore e mezzo. Una strage che non conosce pause e prosegue quasi nel silenzio.
Emergency ha messo a disposizione la sua sede della Giudecca a Venezia per allestire la mostra The Silence of the Sea.
L’installazione, firmata da Sarah Makharine e Benjamin Loyseau, è parte del più ampio progetto collettivo Il Parlamento degli Invisibili, ideato da Anish Kapoor e promosso da Art for Action, un’organizzazione che utilizza l’arte come leva per l’impegno civico e la trasformazione sociale.
Un progetto per chi non ha voce
Il Parlamento degli Invisibili si sviluppa in diverse sedi a Venezia e si propone di rendere visibili le voci dimenticate, emarginate o cancellate dal discorso pubblico. L’installazione The Silence of the Sea trova spazio presso la sede di The Human Safety Net, sull’isola di San Servolo, e si presenta come un’esperienza immersiva che invita lo spettatore a confrontarsi con il silenzio, la perdita e l’attesa — temi centrali nelle vite di chi affronta l’esilio e la migrazione.
Attraverso immagini in movimento e una potente narrazione sonora, Makharine e Loyseau mettono in scena un racconto intimo e universale, fatto di assenze e di memorie frammentate. L’opera non offre risposte semplici, ma sollecita domande profonde sul significato dell’identità, della frontiera, dell’accoglienza.
Un’opera all’interno di una rete artistica e sociale
The Silence of the Sea è parte integrante della mostra collettiva Dreams in Transit, che riunisce opere di Anouk Mucaign, Lelia Alaoui, Lorraine de Sagazan, Sarah Makharine e JRS Inside Out. La mostra propone una riflessione condivisa sulle storie di esilio, memoria e appartenenza, offrendo uno spazio di ascolto e rielaborazione.
Durante tutta la durata della Biennale, la mostra sarà accompagnata da un ricco programma di eventi collaterali: conferenze, tavole rotonde e proiezioni cinematografiche, che coinvolgeranno artisti, ricercatori, attivisti e pubblico. Il progetto è realizzato anche in collaborazione con Emergency, da sempre in prima linea nella difesa dei diritti umani e dell’umanità.
Art for Action: dove l’arte incontra l’impegno
Fondata con l’obiettivo di rendere l’arte uno strumento attivo per il cambiamento, Art for Action promuove progetti espositivi, installazioni, campagne visive e percorsi educativi. Attraverso la collaborazione con artisti, scuole, ricercatori e associazioni locali, l’organizzazione costruisce narrazioni collettive capaci di incidere sul presente e aprire nuovi spazi di riflessione.
Il progetto Il Parlamento degli Invisibili rappresenta l’evoluzione naturale di questa missione, e alla Biennale 2025 Art for Action ne cura due momenti fondamentali: Dreams in Transit e The Silence of the Sea, offrendo una piattaforma per ascoltare chi troppo spesso viene ridotto al silenzio.
Curatrici del progetto: Amandine Lepoutre e Margaux Plessy
Partner principale: Emergency
Per il programma completo: ART-FOR-ACTION.COM
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