Torino: all’ospedale Mauriziano l’IA “colora” gli organi a rischio per i pazienti oncologici
All’Ospedale Mauriziano di Torino l’intelligenza artificiale entra nei piani di cura dei pazienti oncologici sottoposti a radioterapia. Grazie a un innovativo software basato sul deep learning, è ora possibile identificare e “contornare” con estrema precisione gli organi sani adiacenti alla lesione tumorale, riducendo il rischio di danni durante il trattamento. Il sistema, che supporta i fisici sanitari nel disegno del piano terapeutico, colora le aree da irradiare – rosso, giallo o verde – a seconda della dose prevista, consentendo così una radioterapia più mirata e sicura. “È una procedura che ci permette di personalizzare i trattamenti, migliorando l’efficacia e riducendo gli effetti collaterali”, spiega Maria Grazia Ruo Redda, direttrice della Radioterapia al Mauriziano.
Uno studio appena pubblicato dalla rivista scientifica “Current Oncology” conferma l’efficacia del sistema nel trattamento del tumore alla prostata, con un’accuratezza nel contornamento degli organi fino al 94 per cento. Lo studio – frutto della collaborazione tra il Mauriziano, il Dipartimento di Oncologia dell’Università di Torino e l’Ospedale di Aosta – ha coinvolto radioterapisti, fisici sanitari e oncologi, e apre la strada a un utilizzo sempre più diffuso dell’IA per i tumori della pelvi e del distretto testa/collo, dove la pianificazione è particolarmente complessa. “L’intelligenza artificiale, al fianco dell’intelligenza naturale dei nostri professionisti, è ormai una risorsa imprescindibile”, sottolinea l’assessore regionale alla Sanità Federico Riboldi. “Il Mauriziano si conferma esempio virtuoso da seguire, capace di innovare mettendo sempre al centro il paziente”.
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