Trump ha annunciato uno stop permanente all’immigrazione dai «Paesi del terzo mondo»

Donald Trump ha annunciato che gli Stati Uniti «sospenderanno permanentemente la migrazione da tutti i Paesi del Terzo mondo», legando la decisione all’attacco avvenuto mercoledì a Washington, in cui sono stati colpiti due membri della Guardia nazionale. Il presidente degli Stati Uniti ha diffuso il messaggio nella tarda serata della festa del Ringraziament con un post su Truth Social. 

Nel messaggio, Trump ha scritto che intende «porre fine a tutti i benefici e alle sovvenzioni federali per i non cittadini» statunitensi, oltre a «denaturalizzare i migranti che minano la tranquillità interna» e a «rimuovere chiunque non sia un asset netto per gli Stati Uniti». Il presidente non ha specificato quali paesi intenda includere nella definizione di “Terzo mondo”, né ha chiarito quali strumenti legali userà per introdurre un blocco generalizzato dell’immigrazione, misura che in passato si è scontrata con diversi ricorsi nei tribunali federali.

Il presidente ha sostenuto che l’episodio di Washington dimostra la necessità di un controllo più stretto sui flussi, affermando: «Non abbiamo nessuna priorità di sicurezza nazionale più grande del garantire il pieno controllo sulle persone che entrano e rimangono nel nostro Paese». Da quando è tornata alla Casa Bianca, la sua amministrazione ha già introdotto un tetto record al ribasso per i rifugiati del 2026, fissando a settemilacinquecento il numero massimo previsto, il più basso dal 1980, e ha avviato la revisione dei circa duecentomila arrivi ammessi negli anni precedenti.

L’annuncio è arrivato meno di ventiquattro ore dopo la sparatoria avvenuta a pochi isolati dalla Casa Bianca, dove i militari della Guardia nazionale Sarah Beckstrom e Andrew Wolfe sono stati colpiti da un aggressore armato. Beckstrom è morta giovedì in ospedale, mentre Wolfe rimane in condizioni critiche. Le autorità sospettano che a sparare sia stato Rahmanullah Lakanwal, ventinovenne cittadino afghano entrato negli Stati Uniti nel 2021 attraverso il programma di reinsediamento attivato dopo il ritiro americano da Kabul. Ferito nello scontro a fuoco, Lakanwal è ora in custodia. Giovedì la CIA ha confermato che in Afghanistan aveva collaborato con unità militari sostenute dall’agenzia.

Nelle ore successive all’attacco, l’amministrazione ha avviato una revisione straordinaria delle pratiche migratorie. L’US Citizenship and Immigration Services ha sospeso a tempo indeterminato tutte le richieste riguardanti cittadini afghani. Il Dipartimento per la Sicurezza interna ha confermato che sta riesaminando tutte le domande di asilo approvate durante la presidenza Biden, senza precisare se la revisione riguarderà esclusivamente l’Afghanistan o anche altri paesi.

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