Ucraina. Possibile a settembre un incontro di Trump con Putin e Xi

Lug 22, 2025 - 20:30
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Ucraina. Possibile a settembre un incontro di Trump con Putin e Xi

di Enrico Oliari

Al nuovo round di colloqui sulla crisi ucraina la posizione della Russia rimane sostanzialmente invariata, “fino a quando gli obiettivi prefissati non saranno raggiunti”, per cui “non ci sono da aspettarsi svolte miracolose”. E’ quanto ha affermato il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov alla vigilia del terzo incontro di Istanbul, dove le posizioni delle parti in conflitto si presentano sostanzialmente invariate, specialmente alla luce del 18mo pacchetto di sanzioni varato dall’Ue e delle continue forniture di armi all’Ucraina da parte dell’occidente. Lo stesso presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è mostrato pessimista ammettendo che si arriverà solamente a “nuovi cicli di scambio dei prigionieri”.
Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha affermato di auspicare che i paesi dell’Unione Europea adottino la “linea ragionevole” del presidente Usa Donald Trump, cioè di “disponibilità al dialogo” e di non considerare la Russia un “nemico eterno” e una “minaccia esistenziale”, come stanno facendo credere i vari leader ai propri popoli.
Tant’è che, rinnegata dall’Ue la propria missione pacifista e mediatrice, Trump continua a muoversi autonomamente per cercare una soluzione al conflitto, e già in settembre potrebbe concretizzarsi un incontro a Pechino fra lui, il collega russo Vladimir Putin e quello cinese Xi Jinping.
Nel continuo bombardamento di missili e droni da entrambe le parti, con vittime civili sia in Ucraina che in Russia, le forze della cosiddetta “Operazione speciale” continuano lentamente ma progressivamente a guadagnare terreno nel Donbass, ultima conquista oggi il villaggio di Novotoreckoe, nella regione di Donetsk.
Intanto Mosca ha varato le contro sanzioni nei confronti dell’Ue, vietando innanzitutto l’ingresso a deputati dei singoli paesi e del Parlamento europeo “che hanno votato risoluzioni anti russe”. Il ministero degli Esteri di Mosca ha comunicato che “l’Ue insiste nell’aumentare le misure restrittive illegali e in modo unilaterale”, per cui “sono state introdotte misure che vietano l’entrata nel territorio russo”, oltre che dei parlamentari, anche “di dipendenti di agenzie di polizia, organizzazioni statali e commerciali, cittadini di Paesi membri dell’Ue e di altri Paesi occidentali responsabili di fornire assistenza militare a Kiev”. La stessa sanzione è applicata nei confronti di coloro, “attivisti e rappresentanti della comunità scientifica”, distintisi nel sentimento russofobico. La stessa nota ribadisce che “la Russia continuerà a tutelare i suoi interessi nazionali”, e che “eventuali nuove sanzioni europee riceveranno una risposta pronta e adeguata”.

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Redazione Redazione Eventi e News