Verga 1947 chiude il 2024 a 36 mln (+5%) e sbarca a Portofino

Verga 1947, storica azienda di orologeria milanese dell’alto di gamma, ha aperto le porte della sua boutique ‘vista mare’ a Portofino, la prima fuori dal territorio meneghino e la quarta in assoluto per la società.

Con questa nuova apertura in calata Marconi 45 l’azienda, guidata dalla quarta generazione della famiglia Verga, consolida la sua strategia di espansione retail. Dopo le tre sedi milanesi – in via Mazzini e nell’area di Gae Aulenti – la località ligure rappresenta una scelta dal valore simbolico e affettivo. “Portofino è sempre stata una meta frequentata dalla mia famiglia fin da quando ero piccolo”, ha dichiarato Umberto Verga, presidente di Verga 1947. “Aprire un negozio in un borgo così affascinante e al tempo stesso così diverso da Milano è sempre stato un mio sogno. Siamo orgogliosi di questa nuova avventura”.

L’azienda nel 2024 ha chiuso il fiscal year con un fatturato pari a 36 milioni, in crescita del 5% rispetto all’anno precedente. Con ‘Verga vintage’ – la divisione dedicata all’orologeria di secondo polso – l’anno scorso il giro d’affari è stato di 6 milioni di euro.

Per quanto riguarda l’anno in corso, “Nei primi quattro mesi dell’anno abbiamo già registrato una crescita del 16%, ma il nostro obiettivo a budget resta un +4%, in linea con il contesto di mercato e gli adeguamenti di prezzo delle maison”, commenta a Pambianconews Fabrizio Noris, amministratore delegato di Verga 1947. “La priorità, però, non è il fatturato in sé: quello che conta davvero è la marginalità. È il mio mantra da quando sono arrivato in azienda. Non basta fare grandi numeri: serve redditività, sostenibilità e una gestione molto attenta ai costi”. Le prospettive per il 2025 sono dunque in linea con lo scorso anno, e un ebitda attestato sul 10 per cento.

E particolare attenzione è dedicata anche al segmento del secondo polso, un’area in forte espansione e sempre più centrale nella strategia di Verga 1947. “Verga vintage è uno strumento essenziale per avvicinare i collezionisti – continua Noris -. Lavoriamo con la massima attenzione e competenza, offrendo orologi selezionati, certificati e con un’expertise che è il frutto di decenni di esperienza. È un canale che ci sta dando ottimi risultati, in termini sia di fatturato che di fidelizzazione”. Oltre alla divisione ‘Verga vintage’, Verga 1947 è tra i pochi in Italia a proporre il programma ufficiale Rolex ‘Certified pre-owned’, un progetto nuovo, avviato a novembre 2023 e gestito attraverso l’orologeria Luigi Verga, l’unica autorizzata grazie alla concessione del marchio. “Il mercato del Cpo è molto promettente ma richiede una grande professionalità – commenta il dirigente -. Non si tratta solo di vendere un prodotto: bisogna garantire autenticità, tracciabilità e qualità. Per questo il processo di selezione è rigoroso e completamente gestito da noi”. Il Cpo l’anno scorso ha fatto registrare un milione di fatturato all’azienda meneghina “E quest’anno ne abbiamo previsti quasi due”, conclude Noris.

Tornando con la lente sull’apertura di Portofino, la nuova boutique di Verga 1947 si estende su circa 40 metri quadrati in un ambiente espositivo open-space. Al suo interno saranno presenti alcuni prestigiosi brand di case di alta orologeria e gioielleria, oltre a una selezione di secondo polso come Hublot, Girard Perregaux, Gerald Charles, Grand Seiko, Norqain, Tag Heuer e Pomellato. L’interior design richiama i codici estetici del borgo ligure, con pavimentazione in marmo di Bronzetto di Trani, boiserie in rovere naturale e toni del blu che evocano il mare. L’atmosfera è resa ancora più suggestiva da una rete da pesca dorata sospesa al soffitto, che lascia intravedere le antiche volte a botte in mattoni.

“Questa è un’apertura sicuramente molto stimolante, che ci dà tanta energia”, hanno commentato Riccardo, Federico e Filippo Verga, la quarta generazione di Verga 1947. “La nostra visione è sempre rivolta al futuro, e Portofino sta crescendo molto. (…) È stimolante, perché fino a qualche anno fa non avremmo mai pensato di uscire dalla cerchia di Milano, ma dopo aver consolidato la nostra presenza nella città di origine, l’unica apertura che avevamo in mente era proprio Portofino”.