4 Capi basici da mettere nell’armadio approfittando dei saldi. Abbinali a questi accessori e non avrai bisogno di altro

I saldi iniziano a girare, le tentazioni sono ovunque, eppure spesso ci perdiamo tra colori troppo forti, modelli che sembrano una buona idea e poi non lo sono, acquisti che restano appesi con l’etichetta.
Così finisce che ogni anno si ripete lo stesso copione: comprare tanto, usare poco, non sapere cosa mettere. A furia di vedere armadi pieni di nulla, ho capito che la differenza la fanno quattro o cinque capi davvero giusti. Non basic nel senso noioso del termine, ma nel senso utile, furbo, pensato per funzionare con tutto senza sembrare mai scontato.
E soprattutto scelti nel momento migliore, quando con lo stesso budget riesci a portare a casa pezzi di qualità. Perché sì, i saldi servono a quello. Il punto però è sapere cosa cercare. Non è facile, lo so bene. Anche per chi lavora nella moda, il rischio è farsi prendere dal momento. Ma quest’anno mi sono fatta una promessa: pochi acquisti, mirati, costruiti per durare. E ora ti racconto cosa ho scelto e perché, con qualche suggerimento per abbinarli bene e senza sforzo.
Come scegliere i capi giusti durante i saldi senza perdersi
Non so te, ma per me il capo simbolo dell’estate 2025 è il gilet. Era lì da qualche stagione, timido, quasi da esperte. Ora invece è ovunque e ha trovato il suo equilibrio: né troppo maschile, né troppo modaiolo. La versione in lino o cotone, liscia o con qualche micro fantasia geometrica, è la più riuscita. Fa da top, da giacca, da strato in più. Lo metti con i jeans, lo infili sopra un costume per l’aperitivo in spiaggia, lo porti in città anche con un pantalone sartoriale. E ti senti già vestita. Il trucco è scegliere bene il taglio: quelli troppo aderenti sembrano da cerimonia, quelli troppo oversize perdono l’effetto pulito. Io ne ho preso uno color burro, tessuto fresco, spalline larghe.
E a proposito di pantaloni, ho finalmente smesso di chiedermi se i lunghi siano troppo per l’estate. No, non lo sono. Basta che siano in lino e tagliati bene. Il modello dritto, che non stringe ma nemmeno svolazza, è quello che si adatta ovunque: ufficio, brunch, viaggi. Col caldo diventano ancora più sensati. Sì, anche quando la temperatura supera i trenta. Anzi, proteggono, non si incollano alla pelle, fanno la figura giusta. Quest’anno ne ho cercati in colori neutri, tipo tortora chiarissimo o sabbia. Così non devo pensarci troppo al mattino. Bastano un gilet, una camicia ampia o anche solo una canotta bella e l’effetto finale è sempre curato.
Lo so, la camicia in lino non è una novità, ma averne due o tre può salvare più giornate di quanto pensi. Bianca, certo. Ma anche nera. Magari una con riga fine, o con ricamo tono su tono. Io ho ceduto a una con piccoli bottoni in madreperla e una forma leggermente maschile. La piego bene, la metto in valigia e funziona ovunque. Aperta su un top, chiusa e infilata dentro ai pantaloni, legata in vita sopra un vestito. La cosa importante è che sia morbida ma non trasandata.
C’è poi un capo che molti sottovalutano e che invece, a mio parere, è da rivalutare: i bermuda. Ma non quelli larghi da mare o quelli troppo sportivi. Parlo di bermuda pensati, con una struttura. Un paio in denim, con taglio pulito, ti accompagna ovunque. Basta scegliere un lavaggio chiaro, senza strappi. Io li metto con la camicia in lino e i sandali alla schiava, ma anche con una maglia bianca e una borsa un po’ più curata. E poi ne ho trovati anche in Sangallo bianco, che sembrano quasi una gonna ma sono più pratici. Perfetti per le sere d’estate, quando vuoi qualcosa di fresco ma non vuoi mettere l’ennesimo vestitino.
Sugli accessori non ho avuto dubbi. Due paia di sandali bastano. Uno chiaro, uno scuro. Pelle, pochi dettagli, niente fronzoli. L’importante è che si adattino bene alla forma del piede. Io preferisco quelli con una fascetta che tiene, magari un piccolo laccio alla caviglia. Ma non esagerare con cinturini troppo complicati, diventano scomodi e poco versatili. E poi ci vuole almeno una borsa. Ma non da sera o da evento. Una borsa da estate. Lavorata, magari in crochet o con piccole perline, oppure in materiali naturali come rafia o paglia.
Ecco, alla fine basta poco. Ma quel poco va scelto con attenzione. Senza correre dietro a ogni trend, ma nemmeno restando immobili. La moda è un gioco di equilibri, e sapersi muovere tra capi che durano e accessori che cambiano è forse il modo più intelligente per viverla bene. Anche a luglio, anche sotto al sole, anche con trenta gradi addosso.
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