Accordo Ue-Mercosur: i rischi per l’ambiente e gli animali dietro l’accordo commerciale

In prossimità della la ratifica dell’accordo commerciale tra Unione europea e quattro Paesi sudamericani – Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay – le associazioni animaliste lanciano una petizione contro l’accordo, considerato un tradimento per gli animali, l’ambiente, i cittadini e il comparto agricolo

L’accordo di libero scambio tra Unione europea e Mercosur (Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay), siglato il 6 dicembre 2024 a Montevideo dopo 25 anni di negoziati, è un partenariato commerciale che ha l’obiettivo di creare uno dei più grandi mercati di libero scambio al mondo, coinvolgendo 780 milioni di consumatori e un valore commerciale stimato in 45 miliardi di euro annui.

Sebbene l’accordo offra opportunità economiche significative, specialmente per l’export industriale europeo e italiano, promuovendo anche impegni ambientali – per esempio la lotta alla deforestazione – il trattato Ue-Mercosur solleva molte preoccupazioni per l’agricoltura europea, la sicurezza alimentare, il benessere animale e l’impatto ambientale.

Sotto la lente di ingrandimento di associazioni animaliste, agricole e sindacali ci sono infatti timori sugli impatti per l’agricoltura europea e, soprattutto il pericolo di introdurre nel mercato europeo standard produttivi meno rigorosi, compromettendo i progressi comunitari in materia di benessere animale e sostenibilità ambientale.

Temi molto cari, oltre che alle associazioni, anche ai cittadini dell’Unione: un recente sondaggio di Eurobarometro sulla Politica agricola europea (Pac), mostra che il 52% degli italiani considera l’agricoltura molto importante per il futuro dell’Europa, il 45% percepisce un peggioramento della sicurezza alimentare rispetto a 10 anni fa.

Inoltre, sul benessere animale (indagine del 2023) l’89% degli italiani vuole una maggiore tutela per gli animali da allevamento e l’87% ritiene che le stesse regole debbano valere anche per i prodotti importati.

Punti sui quali l’accordo Ue-Mercosur presenta parecchie perplessità: “nella sua formulazione attuale – denunciano le associazioni ambientaliste – consentirebbe per esempio l’importazione di carne e pellame proveniente da allevamenti dove sono ancora permesse mutilazioni senza anestesia, uso di ormoni della crescita, antibiotici e condizioni di allevamento vietate in Ue“.

Per questo motivo, Animal Law Italia, Animal Equality, Ciwf Italia, Essere Animali, Lav e Lndc Animal Protection hanno promosso una petizione online per chiedere al Governo e ai parlamentari italiani di opporsi in ogni sede possibile alla ratifica di questo accordo commerciale che non prevede garanzie di standard equivalenti a quelli europei.

“Mentre il Governo italiano propone sanzioni fino a 100.000 euro per chi usa denominazioni come latte di avena o formaggio vegano – continuano le associazioni – l’accordo permetterà l’ingresso di prodotti ottenuti con standard produttivi che il nostro Paese reputa inaccettabili senza che i consumatori ne siano informati“.

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