Alfredo Cospito, 10 condanne a Milano per la manifestazione del 2023

Il Tribunale di Milano ha condannato a 10 anarchici a pene fra 1 anno e 6 mesi e 4 anni e 7 mesi di reclusione per i disordini scoppiati nella manifestazione in solidarietà di Alfredo Cospito dell’11 febbraio 2023 a Milano. Una sola imputata è stata assolta per tenuità del fatto dai giudici della decima sezione penale Bertoja-Taricco-Cantù Rajnoldi.
I giudici in alcuni casi hanno inflitto condanne superiori a quelle chieste dai pubblici ministeri Leonardo Lesti e Francesca Crupi (dai 6 mesi ai 6 anni) con le accuse resistenza a pubblico ufficiale aggravata, danneggiamento e travisamento per aver messo in atto “tattiche” di “”guerriglia urbana” con “imbrattamenti di banche e negozi”, il “danneggiamento di 2 auto Enjoy”, il lancio di “bombe carta e petardi” e “l’accensione di fumogeni per permettere il travisamento di altri soggetti”. Pene più elevate per due esponenti della galassia anarchica – 4 anni e 7 mesi e 4 anni e 3 mesi – gravati dalla recidiva.
A nove degli imputati non sono state riconosciute le attenuanti generiche. Le motivazioni della sentenza saranno depositate in 90 giorni.
Gli avvocati Eugenio Losco, Mauro Straini, Iacopo Fonte, Margherita Pelazza e Benedetto Ciccarone avevano chiesto anche assoluzioni perché non si può confondere “qualche scritta sul muro, lancio di gavettoni o piccolo danneggiamento” con la “guerriglia urbana” e perché non si può definire “criminale” chi “combatte contro qualcosa che ritiene completamente ingiusto” come il “41 bis” e le sue “assurde implicazioni”.
Sei anarchici sono stati condannati a 3 anni e 8 mesi. Tutti, tranne la donna con la pena più lieve a 1 anno e 6 mesi, sono stati interdetti dai pubblici uffici per il concorso morale o materiale nel reato di resistenza aggravata a pubblico ufficiale per essersi messi nella “fila di testa del corteo” partito da piazza XXIV Maggio, dietro a plexiglass e striscioni, “impattando” contro i reparti della polizia di stato all’altezza di viale Sabotino, usando “violenza” contro le forze dell’ordine.
Il Tribunale li ha condannati al pagamento delle spese legali. E’ stato confiscato un coltello di cui è stata ordinata la distruzione e restituito un casco. I disordini sono durati alcuni minuti. “Queste sono le pene con il vecchio ordinamento, prima del dl Sicurezza”, hanno commentato i legali degli imputati che impugneranno le condanne dopo il deposito delle motivazioni.
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