Amica di Giugno è in edicola con l’oroscopo dell’estate (e un doposole in regalo)

L’estate si avvicina e prima di perdersi tra i piaceri della lettura (sapete che sta per nascere il Book Club di Amica?), il numero di giugno, in edicola, ci permette di scoprire le previsioni astrologiche della più calda delle stagioni. Il doposole in omaggio con la rivista, firmato Face D, sarà pronto a lenire ogni scottatura che questo periodo dell’anno potrà portare.

Ma ora, torniamo alla lettura. E al potere dei libri, svelato dalla direttrice, Luisa Simonetto, nel suo ultimo editoriale.

“Se non fossi diventata giornalista, che lavoro avresti scelto?”. Ogni tanto me lo chiedono e, per quanto cerchi una risposta più “alla moda”, almeno alla me stessa che pretende sincerità totale lo dico: la libraia. Sempre, fin da piccola. Ho il ricordo di una bambina intenta a leggere i volumi della biblioteca di classe, con la schiena appoggiata al calorifero d’inverno, i jeans con la toppa a forma di mela; e poi quelli assegnati per le vacanze, al mare sotto l’ombrellone, sul traghetto per la Sicilia o nelle giornate piovose in montagna, in agosto.

Papà adorava Hemingway e io, già alle elementari, ho divorato con allegria e incoscienza Fiesta, Di là dal fiume e tra gli alberi, I quarantanove racconti. Non capivo tutto ma abbastanza, e quell’abbastanza è stato un corto circuito. Non mi sono mai fermata e mai mi fermerò. Piacere sublime, entri nella trama e sparisce il resto. Mi è successo anche di recente con La lunga attesa dell’angelo. Regalato alla mamma, trafugato e lasciato a decantare: poi, mi sono lanciata.

È stato un corpo a corpo, la sera a letto, le mattine in metropolitana, le pause pranzo in ufficio e qualche volo di media tratta. Sull’ultima pagina ho pianto, lacrime vere e calde, per la storia, per la potenza delle immagini e per il dolore di separarmene. L’ho tenuto per un mese accanto al letto, in cima alla pila tripartita di romanzi, poemi epici – di recente ho ricomprato l’Odissea – graphic novel, saggi eccetera (onnivora e disordinatissima, sono la disperazione di mio marito che mi rimprovera di scambiare la camera per una libreria second hand).

È che, ne sono convinta, un libro, anche se chiuso, dormiente, continua a parlarti. Attraverso invisibili canali energetici noti solo a chi venera questo oggetto perfetto, con la copertina dalla grafica studiata che è già un segno di appartenenza: l’ho letto, non l’ho letto, non ancora. Perciò e per una serie di ragioni che hanno a che vedere con l’emozionarci, l’espanderci, il riconoscerci, nasce il Book Club di Amica (andate subito a pag. 62).

Chi meglio di un’Amica-libraia può darvi il consiglio giusto? Io, per esempio, non ringrazierò mai abbastanza le book lover che hanno incrociato la mia strada con Elena Ferrante o Melania Mazzucco o Alba de Céspedes: loro lo sanno, e sanno quanto sia appagante parlare di libri.

E allora, vi aspettiamo al nostro club: vivrà tra le pagine, sui nostri canali web e social aggiornati in tempo reale con video e stories. Ma ci incontreremo anche live, con lo stesso libro – sottolineato, ripassato, maltrattato con amore – nella borsa, per ragionare su come valorizzare i nostri talenti (questo il tema ambizioso per il 2025).

Buona lettura: sarà indimenticabile, è una promessa.

Dall’editoriale della direttrice, Luisa Simonetto, sul numero di Amica di Novembre 2024.

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