Aperta ufficialmente l’82a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. La conduttrice Emanuela Fanelli: “Pensate che bello se, come al cinema, avessimo lo stesso grado di empatia anche nella vita quotidiana”

Si è aperta ufficialmente l’82a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia con la cerimonia condotta da Emanuela Fanelli.
“Il film ha un rapporto emotivo con gli spettatori, non tecnico”, ha esordito Emanuela Fanelli. “La prima volta che sono stata al cinema ho visto La Sirenetta con mio padre e mi ricordo la paura. Ursula mi spaventò moltissimo, mi misi a piangere. Mentre mi lagnavo e gli chiedevo di portarmi a casa papà mi disse: “Guardala bene, non lo vedi che è identica a zio Mimmo? Con lui ridi e con lei ti viene da piangere?”. Io avevo 4 anni e nel 1990 il body shaming non era ancora perseguibile (ha scherzato). Al cinema gioiamo per la felicità degli altri e soffriamo per dolori che non sono i nostri. Pensate che bello se avessimo lo stesso grado di empatia anche nella vita quotidiana, vivremmo un momento storico migliore, sarebbe più facile e meno ingiusto stare al mondo”.
Nel corso della cerimonia è stato consegnato da Francis Ford Coppola il Leone d’Oro alla carriera a Werner Herzog: “Ho sempre cercato di raggiungere una forma poetica profonda, fare qualcosa che potesse essere quasi trascendentale- Forse può sembrare strano, ma sono un buon soldato del cinema e questo per me significa perseveranza, coraggio e anche un senso del dovere”, ha detto commosso.
In chiusura Emanuela Fanelli ha letto il messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “Il cinema è parte essenziale e irrinunciabile della cultura italiana, ne esprime, nel mondo, il genio; trasmette e consolida bellezza, speranza, valori. Il contributo del cinema è particolarmente prezioso in questo periodo nella vita del mondo che manifesta sovente il bisogno di recuperare solidità culturale e senso di umana solidarietà. I migliori auguri a questa edizione della Mostra del Cinema di Venezia che si preannuncia, come in passato, ricca di proposte e di iniziative, a tutti gli artisti che vi partecipano, al mondo affascinante e complesso della produzione, agli organizzatori e al pubblico, che accorre sempre numeroso”.
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