Burberry alla prova del rilancio. Nel Q1 vendite in calo ma oltre le attese

Il rilancio di Burberry prosegue con l’avvio del nuovo anno, con un calo delle vendite inferiore alle attese del mercato. Nel primo trimestre, infatti, il marchio britannico ha infatti messo a segno vendite comparabili in flessione dell’1%, contro il calo stimato a quota -3,7% previsto dagli analisti, si legge su Reuters.

Nel medesimo periodo dello scorso anno, le vendite scendevano del 21 per cento. Un miglioramento anche congiunturale, rispetto al -6% dei precedenti tre mesi. Dal punto di vista geografico, il mercato migliore è stato quello americano, in crescita del 4% rispetto all’atteso +0,8%, mentre l’Emea si è attestata su un rialzo dell’1 per cento. In calo, invece, ma ridotto della metà rispetto a un anno fa, Greater China (-5%) e Asia-Pacific (-4 per cento).

Il fatturato complessivo del trimestre terminato il 28 giugno è invece sceso del 4% a cambi correnti (-2% a valuta costante), ammontando a 433 milioni di sterline (quasi 500 milioni di euro). Una performance che denota come il cammino della maison è ancora lungo ma arrivano i primi risultati del piano di rilancio guidato dall’amministratore delegato Joshua Schulman, il cosiddetto ‘Burberry Forward’ annunciato ai mercati lo scorso novembre e finalizzato a raddrizzare la traiettoria della label, da tempo calante sia sul fronte delle vendite sia su quello della marginalità.

Per tutta risposta, la Borsa ha ancora una volta reagito positivamente ai progressi del marchio, il cui titolo questa mattina segna un rialzo di oltre otto punti percentuali sul London Stock Exchange.

L’ultimo fiscal year si era chiuso con ricavi in calo del 17% a 2,46 miliardi di sterline e una perdita operativa di 3 milioni di sterline rispetto all’utile di 418 milioni di sterline dello scorso anno, anche in questo caso a testimoniare un risultato ancora in territorio negativo ma già riconosciuto dagli analisti migliore delle attese e primo segnale di un ‘ritorno in carreggiata’.

Il primo quarter del 2025-26 sarebbe per il marchio, affermano gli analisti di Citi, il terzo trimestre consecutivo di miglioramento in termini comparabili da quando Schulman ha dato il via alla nuova strategie, tanto da far pensare che le vendite in store potrebbero tornare positive nei tre mesi ora in corso. “In un trimestre caratterizzato da ulteriori pressioni macro e geopolitiche e da una spesa turistica più debole in Europa e Giappone – si legge sull’agenzia di stampa – Burberry ha probabilmente retto meglio dei suoi concorrenti trimestre su trimestre”.

Sulla performance ha dichiarato Schulman: “Nell’ultimo anno siamo passati dalla stabilizzazione del business alla spinta verso ‘Burberry Forward’ con fiducia. Il miglioramento delle vendite comparabili del primo trimestre, la solidità delle nostre categorie principali e l’aumento della desiderabilità del marchio ci danno fiducia nel percorso da seguire”. Aggiungendo che la collezione autunnale 2025 del marchio “sta riscuotendo un’ottima accoglienza da parte di un’ampia clientela del lusso, fin dal suo arrivo nei negozi. Sebbene il contesto esterno rimanga difficile e siamo ancora nelle fasi iniziali della nostra trasformazione, siamo incoraggiati dai primi progressi che stiamo iniziando a vedere”.

Riguardo alla guidance per l’intero full year, l’azienda continua a non sbilanciarsi e a mantenere cautela, alla luce di “un contesto macroeconomico incerto”. L’obiettivo per il semestre, spiega la nota finanziaria, è “dare priorità agli investimenti”, prevedendo che “l’impatto delle nostre iniziative si rafforzerà nel corso dell’anno”.