Calabria: proposta di una statua di Re Italo per i tre aeroporti SACAL
Una statua di Re Italo come simbolo identitario per gli aeroporti di Reggio, Lamezia e Crotone. La proposta dell’associazione Calabria Prima Italia 1982.
UNA STATUA DI RE ITALO PER I TRE AEROPORTI CALABRESI
Con apposito bando, recentemente la SACAL (Società Aeroporti Calabresi) si è rivolto ad artisti di fama riconosciuta per la realizzazione di un’opera d’arte contemporanea che rappresenti la cultura e l’identità della Calabria. Un’opera che, quasi sicuramente dal 2026, dovrebbe essere il simbolo dei tre aeroporti di Reggio, Lamezia e Crotone; e molto probabilmente anche il logo della stessa società. Il bando ìndica il tipo di caratteristiche che dovrebbe avere la scultura o l’installazione, finalizzata ad evidenziare (attraverso la simbologia artistica) l’identità storica, paesaggistica e culturale della Calabria.
L’associazione culturale informale “Calabria Prima Italia 1982” fondata nell’aprile 1982 in Badolato (CZ) da Domenico Lanciano, allora bibliotecario comunale, invita gli artisti in concorso e la stessa SACAL a voler considerare Re Italo quale figura unificante non soltanto di tutta la Calabria, ma dell’intera Italia, avendo dato il nome a tutta la nazione ben 3500 anni fa. Secondo Lanciano, Re Italo sarebbe quella statua che nel modo migliore, posizionata negli aeroporti calabresi, potrebbe simbolicamente accogliere chi arriva e salutare chi parte, specialmente i turisti e, in particolare, i calabresi e gli italiani residenti all’estero.
D’altra parte l’associazione “Calabria Prima Italia 1982” è da parecchio tempo che va ripetutamente proponendo di realizzare una statua di Re Italo da posizionare davanti all’aeroporto di Lamezia Terme oppure all’ingresso della Cittadella regionale di Germaneto di Catanzaro proprio come simbolo unificante non soltanto della Calabria ma dell’Italia intera. E aveva pure comunque proposto di intitolare a Re Italo l’aeroporto di Lamezia Terme. Tale intitolazione e/o l’auspicabile statua dovrebbero essere soltanto una iniziale tappa sociale, pubblica ed istituzionale per la valorizzare la “Prima Italia” ovvero tutto quel risplendente e fondamentale periodo che va orientativamente dai tempi di Re Italo (sedici generazioni prima della guerra di Troia, cioè dal 1500 a. C. circa) all’estensione del nome fino alle Alpi da parte dell’imperatore romano Ottaviano Augusto (63 a.C. – 14 d. C.).
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