Cantieri luoghi di tragedia, cos’è successo a Napoli: il montacarichi ribaltato, la caduta da 20 metri, gli operai morti sul colpo

L’ennesima tragedia, con quelli che un tempo erano definiti “omicidi bianchi”, ha come teatro una via del Rione Alto a Napoli. Secondo una prima sommaria ricostruzione il cestello montacarichi dell’impalcatura mobile si sarebbe improvvisamente ribaltato facendo precipitare tre operai nel vuoto da un’altezza di circa venti metri. Morti sul colpo. Il carrello scorreva in un binario che si sarebbe piegato. I lavoratori erano impegnati in lavori condominiali nel palazzo di sei piani. Dice il testimone Ciro Caiazzo: “Ho sentito un grande tonfo e pensavo fosse materiale di risulta caduto. Mio fratello è medico, è accorso come me e voleva soccorrerli. Purtroppo non c’era niente da fare”. Il procuratore aggiunto Antonio Ricci insieme alla collega Stella Castaldo sono arrivati sul posto. È stata aperta un’inchiesta per omicidio colposo.
“Tre vite spezzate. Continua la lunga scia di morti di lavoratori che non faranno ritorno a casa” dice Melicia Comberiali segreteria generale della Cisl di Napoli aggiungendo che non bastano le parole “perché servono i fatti, i cantieri non devono trasformarsi in luoghi di tragedia come questi. Istituzioni sindacato e aziende devono attivare un dialogo costante non abbassare mai la guardia. Va fatto ogni sforzo per tutelare l’incolumità delle persone. Le morti e gli infortuni sul lavoro sono una piaga inaccettabile per tutti”. Per il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi serve più formazione, “non possiamo e non dobbiamo rassegnarci, siamo pronti a fare tutto ciò che è necessario e doveroso”. Francesca Re David segretaria confederale della Cgil spiega che le tragedie si susseguono “mentre si rinviano interventi urgenti per la sicurezza. Occorrono risorse per garantire i controlli sui luoghi di lavoro. Se tutto viene subordinato a non disturbare le imprese tagliando la spesa pubblica continueremo a piangere il sacrificio di vite per poi unirci al dolore dei familiari”.
Non solo a Napoli in questa tragedia infinita. Un operaio di 60 anni è morto schiacciato da un muretto a Bagnolo Melia nel bresciano. È accaduto verso le 11 di ieri mattina. Inutili i tentativi di soccorso. Il muletto che schiaccia il guidatore è diventato purtroppo da tempo un “incidente” classico che sembra impossibile da prevenire. È quella che manca è la prevenzione oltre ai controlli ispettivi che continuano a essere insufficienti nonostante le promesse.
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