Carlyle si prepara alla cessione di Dainese ai creditori. Perdita per 120 mln
Il colosso del private equity Carlyle è in fase avanzata di trattativa per la cessione del controllo di Dainese, marchio italiano dell’abbigliamento protettivo per motociclisti e sportivi, ai suoi principali creditori finanziari: HPS Investment Partners e Arcmont Asset Management. La decisione arriva a seguito di un anno difficile per la società, segnato da forti perdite e dalla necessità di un risanamento finanziario urgente.
Carlyle aveva acquisito Dainese nel 2022, subentrando al fondo italiano Investcorp, con l’aspettativa di espandere il brand a livello globale. L’operazione fu sostenuta da emissioni obbligazionarie per un valore complessivo di circa 285 milioni di euro, sottoscritte proprio da HPS e Arcmont. Tuttavia, a due anni di distanza, il piano di rilancio si è rivelato più complesso del previsto.
Nel 2024, infatti, Dainese ha chiuso con una perdita netta di oltre 120 milioni di euro, un dato aggravato da una svalutazione dell’avviamento per 86 milioni di euro. Il rallentamento delle vendite nel segmento moto e outdoor, unitamente all’aumento dei costi di produzione e logistica, ha minato la redditività del marchio.
Nel tentativo di contenere la crisi, Carlyle ha effettuato a fine 2024 un’iniezione di capitale da 15 milioni di euro per coprire scadenze finanziarie imminenti. Tuttavia, la misura si è rivelata insufficiente. Di fronte a un debito insostenibile e alla necessità di una ricapitalizzazione ben più ampia, il fondo americano ha avviato nei primi mesi del 2025 una trattativa con i creditori per il passaggio di proprietà.
Secondo fonti vicine al dossier, il piano prevede una conversione parziale del debito in capitale, con HPS e Arcmont pronti ad assumere la maggioranza del capitale sociale della società in cambio di un significativo alleggerimento della struttura debitoria.
Dainese ha rassicurato clienti e fornitori che il processo di cessione non avrà impatti sull’operatività quotidiana, né sul personale, che oggi conta circa mille dipendenti. Lo stabilimento produttivo di Molvena e il centro ricerca e sviluppo di Colceresa – entrambi in provincia di Vicenza – resteranno attivi.
Il nuovo assetto proprietario dovrebbe essere completato entro l’autunno del 2025, salvo imprevisti. A quel punto, si prevede una ristrutturazione industriale e commerciale, con l’obiettivo di rilanciare il brand sia nel comparto moto – ancora il core business – sia nei segmenti sportivi adiacenti (sci, bici, equitazione, protezioni elettroniche).
Fondata nel 1972 da Lino Dainese, l’azienda è nota in tutto il mondo per l’innovazione nel settore delle protezioni sportive. La cessione ai creditori rappresenta una svolta significativa per un marchio simbolo del made in Italy tecnologico. Per Carlyle, l’uscita rappresenta invece un duro colpo: il fondo, che puntava a una valorizzazione del marchio attraverso il rafforzamento internazionale e la digitalizzazione, si trova oggi a cedere l’azienda in perdita, sacrificando parte dell’investimento per evitare un default.
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