C'è un consiglio di styling ormai virale che promette di semplificarci la vita davanti allo specchio: come funziona la regola dei 7 punti

Per avere l’outfit perfetto basta contare fino a 7. No, non stiamo dando i numeri, ma solo prendendo spunto dal consiglio di moda più virale di TikTok: the rule of 7, tradotto in italiano come “regola del 7” o “regola dei 7 punti”. Non si tratta di un nuovo microtrend o di un’estetica di nicchia, ma di un vero trucco di styling, capace di fare la differenza tra un look minimal ma ricercato e un abbinamento scontato.

L’equazione dello stile della GenZ

Ci avrete fatto caso per strada, o scorrendo i social: ci sono persone che, con un jeans e una maglietta bianca, sembrano appena uscite da una pubblicità. E poi ci sei tu, che sembri semplicemente a corto di idee (o di vestiti). La GenZ, pasionaria del ritorno del basic, ha provato a fare l’impossibile: trovare l’equazione dello stile. Una formula matematica infallibile, capace di risolvere ogni dubbio davanti allo specchio.

Il teorema si chiama, appunto, Regola dei 7 punti o semplicemente Regola del 7. Non spaventatevi con ricordi traumatici del liceo: è molto semplice. Il presupposto teorico è che ogni capo del guardaroba abbia un valore di 1 o di 2.

La regola del 7 nasce per non essere troppo basic né troppo carichi (Spotlinght Launchmetrics)

L’uno corrisponde i capi basic, cioè t-shirt bianche o nere, jeans, pantaloni neri, trench in colori neutri, accessori discreti come catenine d’oro, occhiali da sole ecc. Insomma, tutti i pilastri del guardaroba, la base di ogni outfit. Il punteggio di due invece viene assegnato ai capi e agli accessori più particolari per texture, colore o fantasia. Una polo bianca vale 1, ma una polo crochet di tanti colori è sicuramente un 2. La camicia azzurra da ufficio vale 1, una camicetta a fiori vale 2. E così via per le borse, le giacche, le scarpe…

Come applicare la regola del 7 nella vita di tutti i giorni

A questo punto arriva il divertimento: l’obiettivo è che la somma di ciò che indossate corrisponda a 7, e che non superi mai il 9 o il 10. Pena: essere troppo basic o al contrario troppo carichi, overdressed. Per fare un esempio: un top nero, un paio di pantaloni beige e un paio di mocassini neri ci dà una base di partenza di tre punti. A questo punto si può aggiungere una borsa con una fantasia vistosa (due punti) e un cappellino crochet (altri due punti). E il gioco è fatto: totale 7. Oppure: via il cappellino, e mettiamo una cintura sottile nera e una catenina dorata. Totale: ancora 7.

Un outfit basic ma ricercato: la regola del 7 applicata alla perfezione (Spotlight Launchmetrics)

Le combinazioni sono infinite: una gonna di paillettes e un top fantasia vorranno al massimo tre semplici accessori, così come un abitino bianco avrà bisogno di più accessori di carattere.

Ultimamente, lo styling sembra essere la nuova passione di TikTok che propone trucchi su trucchi: uno molto famoso è il cosiddetto Sandwich Dressing, che consiste nell’abbinare la parte superiore e inferiore dell’outfit (per colore, peso o materiale) con un elemento contrastante al centro.

Va da sé: come tutte le regole, le eccezioni esistono e funzionano magnificamente. Più che guidarci davanti allo specchio, queste regole testimoniano una difficoltà comune: come avere uno stile personale nell’epoca degli algoritmi? Ci vestiamo davvero bene o siamo solo continuamente sottoposti agli stessi riferimenti sui social?

La GenZ riscrive le regole del basic (Spotlight Launchmetrics)

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