Cei: «Ribadiamo la nostra ferma condanna dell’antisemitismo»
«Ribadiamo la nostra ferma condanna dell’antisemitismo, esortando i cattolici italiani a ripudiare ogni forma di violenza, sia verbale sia fisica». Lo scrivono il cardinal Matteo Maria Zuppi, presidente della Cei, e mons. Dario Olivero, presidente della Commissione episcopale per l’ecumenismo e il dialogo, nella lettera inviata ai rappresentanti della comunità ebraica dopo il “vile” attentato in Australia.
I due firmatari esprimono «dolore e sdegno per il vile attentato», ribadendo l’impegno della Chiesa in Italia nel contrasto a ogni forma di odio. «La Chiesa in Italia non smetterà di contrastare l’odio verso gli ebrei perché fedele a ciò che ha di più caro e radicato nella sua coscienza», si legge nel testo, che richiama il legame profondo tra cristiani ed ebrei: «Il vincolo con cui il popolo del Nuovo Testamento è spiritualmente legato con la stirpe di Abramo».
Zuppi e Olivero citano la dichiarazione conciliare Nostra Aetate, ricordando che la Chiesa «deplora gli odi, le persecuzioni e tutte le manifestazioni dell’antisemitismo dirette contro gli ebrei in ogni tempo e da chiunque. Questa motivazione profonda diventa impegno a diffondere una cultura della pace e della nonviolenza, non cedendo mai alle logiche della violenza, ma costruendo una società riconciliata», affermano.
Nel concludere la lettera, i due firmatari scrivono: «Nell’affidare all’amore misericordioso del Padre le vittime dell’insensato attacco e invocando la guarigione per quanti stanno soffrendo nel corpo e nello spirito, ci stringiamo alla comunità ebraica con il nostro affetto e la nostra amicizia».
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