Chi era Artiom Naliato, 21enne morto in Ucraina per un bombardamento russo: si era arruolato come volontario

Ucraino di nascita, italiano d’adozione, Artiom Naliato è morto lunedì sotto i bombardamenti russi in Ucraina, dover era tornato a combattere per difendere i suoi confini dall’aggressione russa in corso ormai da oltre tre anni.
Cresciuto a Tribano, in provincia di Padova, dove era stato adottato da una famiglia del posto, Artom si trovava in Ucraina dal primo giugno: si era arruolato nella Legione internazionale di difesa territoriale dell’Ucraina, un’unità composta da persone con cittadinanza straniera, ma aveva intenzione di tornare entro il 17 agosto per il compleanno di Giada, sua la sorella adottiva.
Lunedì 21 luglio si trovava nella mensa di un centro di addestramento vicino Kiev quando la struttura è stata oggetto di un raid russo: è così che il 21enne ha perso la vita. In Ucraina si era già recato una prima volta nel maggio del 2022, quando la guerra era scoppiata da pochi mesi, restando nel suo Paese per circa 90 giorni anche per tentare di cercare suo fratello.
“Ci stringiamo con affetto e dolore attorno alla famiglia che lo ha accolto e cresciuto con amore – ha scritto il sindaco di Tribano Massimo Cavazzana, su Facebook -. Oggi Tribano perde un suo figlio. Il vuoto che lascia è profondo, ma lo ricorderemo per il coraggio delle sue scelte”.
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