Chiara De Marchi in concerto a Capranica Prenestina

Capranica Prenestina – Il 13 settembre si chiude la Stagione Concertistica

Venerdì 13 settembre alle ore 17.30, presso il Tempio della Maddalena a Capranica Prenestina (Roma), si concluderà la Stagione Concertistica organizzata da don Davide Martinelli con un evento speciale che vedrà protagonista il soprano Chiara De Marchi, accompagnata al pianoforte da Marco Pezzetta.

Chiara De Marchi, artista romana dalla voce intensa e dalla formazione raffinata, ricorda così il suo primo incontro con la musica:
«Mi sono avvicinata al mondo della lirica quando ero bambina, avevo circa cinque anni. I miei genitori acquistavano Famiglia Cristiana, che allora allegava CD dedicati ai grandi compositori. Durante le pulizie domenicali la casa si riempiva di quelle musiche, e io cercavo di imitare quelle voci straordinarie, soprattutto Maria Callas».

Dopo gli studi di violino alle scuole medie di Frascati, a soli 17 anni intraprende lo studio del canto. Prosegue con una laurea in Beni culturali e, successivamente, in Musicologia, affiancando il percorso universitario al Conservatorio di Frosinone, dove nel 2022 consegue il diploma in Musica vocale da camera.

Dal 2011 entra a far parte del Coro Claudio Casini diretto dal M° Stefano Cucci, con il quale si esibisce in Italia e all’estero, collaborando anche in oltre trenta concerti con il M° Ennio Morricone:
«Cantare tra i soprani del suo coro fu un’emozione indescrivibile: uno dei motivi per cui avevo iniziato a cantare era proprio un suo brano».

Oggi insegna musica in una scuola media di Roma, convinta che la divulgazione musicale sia una vera missione:
«Quando canto per i miei ragazzi in classe, i loro occhi si illuminano: una voce reale non lascia dubbi sulla sua autenticità».

Il concerto di chiusura della stagione a Capranica Prenestina nasce da un incontro fortuito:
«Un sabato, passeggiando con il mio fidanzato, siamo entrati per caso nella splendida chiesa della Maddalena. L’acustica mi ha colpita subito, la musica sembrava avvolgere ogni spazio. Ho pensato che sarebbe stato il luogo ideale per un concerto».