Cucinelli, ricavi a +10% nei sei mesi. Stima aumento dei margini per l’anno
Brunello Cucinelli ha archiviato col segno più i primi sei mesi dell’anno fiscale 2025, con ricavi pari a 684 milioni di euro, in crescita del 10,2% a cambi correnti (+10,7% a cambi costanti) rispetto allo stesso periodo del 2024. L’aumento, omogeneo su scala globale, ha riguardato tutte le principali aree geografiche e, in parallelo, entrambi i canali distributivi, retail e wholesale, hanno segnato incrementi a doppia cifra rispettivamente del 10,3% e del 10,1 per cento.
Nello specifico, in Europa i ricavi sono stati pari a 243,1 milioni di euro (+10%), con un’incidenza del 35,5 per cento. In Italia le vendite hanno raggiunto i 78,8 milioni di euro, registrando un incremento del 15,8 per cento. Nelle Americhe le entrate sono state pari a 245,2 milioni, quasi il 36% del totale, con un miglioramento dell’8,7% e una crescita omogenea tra il primo e il secondo trimestre. Positiva la performance dei negozi monomarca, così come quella registrata all’interno dei luxury department store, dove l’abbigliamento si conferma tra le categorie in maggiore crescita. L’Asia ha invece generato 195,7 milioni di euro, in aumento del 12,5% rispetto al primo semestre 2024, con un peso pari al 28,6 per cento. Significativa in quest’area la crescita a doppia cifra della Cina, “significativa e ben distribuita su tutto il territorio e in entrambi i trimestri”.
Durante la conference call con gli analisti, l’imprenditore umbro ha commentato i dati sottolineando che “la nostra redditività a fine anno sarà in leggero miglioramento rispetto all’anno scorso” – riporta l’agenzia Radiocor -, ma ci ha tenuto a precisare che “la redditività la dovete considerare con la nostra cultura, che è quella di avere un’azienda italiana, che paga le tasse in Italia e ha un profitto attorno al 10%, il che significa un ebit attorno al 16-16,5% e un ebitda attorno al 20 per cento”.
Sul fronte dei prezzi, Cucinelli ha osservato che “sono cresciuti a livello mondiale del 3–3,2 per cento. Nella seconda parte dell’anno cresceranno del 4% circa solo in Usa a causa dei dazi”. Quanto agli investimenti, ha sottolineato: “Abbiamo fatto delle fabbriche e così nel 2024 e nel 2025 abbiamo investito molto, ma la nostra posizione debitoria poi migliorerà”. Ha inoltre confermato la solidità dei rapporti con i partner commerciali: “Non abbiamo nessun debito, ci pagano perché abbiamo i migliori multibrand”.
La casa di moda di Solomeo ha inoltre confermato le attese per una crescita del fatturato di circa il 10% anche sull’intero anno, con risultati economici “belli, equi e bilanciati”. Il buon andamento delle vendite della collezione autunno/inverno 2025 e il positivo riscontro per la primavera/estate 2026, presentata tra Pitti Uomo e Milano Moda Uomo, rafforzano ulteriormente questa previsione. “Il clima favorevole che stiamo vivendo attorno alla nostra casa di moda ci consente di immaginare con fiducia una bella e sana crescita dei ricavi intorno al 10% per gli anni 2025 e 2026”, ha aggiunto Cucinelli.
Il 2025 sarà inoltre segnato da momenti simbolici rilevanti per l’azienda del cashmere: il 1° dicembre, a Londra, Brunello Cucinelli riceverà l’Outstanding Achievement Award conferito dal British Fashion Council, un riconoscimento tributato negli anni a figure come Karl Lagerfeld, Ralph Lauren, Miuccia Prada e Giorgio Armani. Sempre a dicembre, sarà presentato in anteprima mondiale il film documentario ‘Brunello, the Gracious Visionary’, dedicato alla vita e al pensiero dell’imprenditore, diretto dal premio Oscar Giuseppe Tornatore con musiche di Nicola Piovani.
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