Dazi, il ministro delle Finanze del Brasile: “Dagli Usa segnali di apertura al dialogo”

Il ministro delle Finanze del Brasile, Fernando Haddad, ha detto che ci sono “segnali di apertura” da parte degli Stati Uniti per l’avvio di un dialogo sui dazi del 50 per cento sui prodotti brasiliani annunciati dal presidente Donald Trump a partire da venerdì primo agosto. “Il Brasile non si è mai sottratto al tavolo delle trattative”, ha dichiarato Haddad in un punto stampa. “Credo che già questa settimana ci siano segnali di interesse al dialogo. Alcuni rappresentanti statunitensi cominciano a mostrare una maggiore sensibilità e alcuni imprenditori ci hanno riferito che stanno trovando più apertura da parte loro”, ha aggiunto. Haddad ha riferito inoltre che la scadenza del primo agosto potrebbe non essere definitiva. “Non so se ci sarà il tempo di concludere le trattative prima di quella data. Ma non si tratta di una scadenza fatidica: può essere modificata dagli Stati Uniti, oppure le misure potrebbero entrare in vigore e poi essere rinegoziate. Ora le nostre posizioni stanno diventando più chiare, anche su temi che non erano facilmente comprensibili per loro”, ha spiegato, precisando che una conversazione diretta tra Trump e il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva è in fase di preparazione. “Il nostro compito, come ministri di governo, è quello di oliare i canali per far sì che il dialogo tra i presidenti sia il più dignitoso e costruttivo possibile. Deve essere una conversazione rispettosa, che valorizzi entrambi i popoli, senza sentimenti di subordinazione”, ha concluso.

Haddad ha inoltre affermato che, parallelamente ai tentativi di dialogo, il governo brasiliano sta preparando un piano di emergenza nel caso in cui le tariffe entrino effettivamente in vigore. “Siamo molto fiduciosi di aver fatto un buon lavoro e che il Brasile saprà affrontare questo momento. Non abbiamo creato noi questo evento esterno, ma saremo pronti a tutelare le nostre imprese e i nostri lavoratori, restando comunque seduti al tavolo negoziale con spirito razionale e di rispetto reciproco”, ha sottolineato. Lunedì 28 luglio una delegazione mista di otto senatori brasiliani si è recata negli Usa per cercare di negoziare i dazi imposti dall’amministrazione Trump. Come primo appuntamento, il gruppo ha avuto un incontro all’ambasciata del Brasile a Washington e una riunione nella sede della Camera di commercio Usa, dove i senatori si sono riuniti con imprenditori e rappresentanti del consiglio imprenditoriale Usa-Brasile. Mercoledì 30, l’ultimo giorno della missione, i senatori visiteranno l’Americas Society-Council of the Americas e si riuniranno con leader del settore privato e altre organizzazioni indipendenti. Inoltre, nella stessa giornata, è in programma una conferenza stampa all’ambasciata del Brasile per parlare dei risultati dei negoziati. La delegazione tratterà di temi come le catene produttive, la sicurezza giuridica, l’innovazione e la bioenergia. L’agenda è stata strutturata in collaborazione con il ministero degli Esteri brasiliano e con il settore imprenditoriale del Paese.

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