È morto Michael Madsen, l’attore simbolo di Quentin Tarantino: aveva 67 anni
Addio a Michael Madsen, l’attore iconico e collaboratore storico di Quentin Tarantino, morto a 67 anni. Volto celebre di Le Iene, Kill Bill e tanti altri film cult. Scopri la sua carriera e il suo lascito nel cinema.

Los Angeles – Il mondo del cinema piange Michael Madsen, attore statunitense dallo sguardo magnetico e dalla presenza scenica inconfondibile, scomparso all’età di 67 anni. Volto duro e carismatico, Madsen era noto soprattutto per il sodalizio artistico con Quentin Tarantino, di cui è stato uno degli interpreti più fedeli e riconoscibili.
La notizia della sua morte è stata confermata dal suo agente, lasciando un vuoto profondo tra colleghi, amici e fan. Ancora non sono stati resi noti i dettagli sulle cause del decesso.
Nato a Chicago nel 1957, Michael Madsen aveva costruito una carriera ricca di ruoli memorabili, spesso nei panni dell’antieroe o del villain. L’apice della sua popolarità arrivò negli anni Novanta, quando Quentin Tarantino lo volle nel cast di “Le Iene” (Reservoir Dogs, 1992), dove interpretò l’indimenticabile Mr. Blonde, protagonista della celebre – e cruenta – scena della tortura accompagnata dalle note di Stuck in the Middle with You degli Stealers Wheel. Da lì, Madsen divenne una sorta di alter ego cinematografico per Tarantino, collaborando con il regista anche in “Kill Bill”, “Grindhouse” e “The Hateful Eight”.
Oltre ai film di Tarantino, Madsen ha lavorato in oltre 150 produzioni tra cinema e televisione, apparendo in pellicole come “Donnie Brasco”, accanto a Johnny Depp e Al Pacino, e in titoli come “Sin City” e “Species”. Il suo stile recitativo ruvido ma capace di sfumature profonde lo ha reso una figura iconica del cinema di genere, capace di passare dal noir al pulp con disinvoltura.
Fu anche poeta e fotografo, pubblicando raccolte di poesie e libri di immagini, a testimonianza di un talento poliedrico spesso nascosto dietro la facciata da duro.
Tarantino non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali, ma la perdita di Madsen rappresenta per il regista – e per il mondo del cinema – la fine di un’epoca segnata da personaggi indimenticabili, costruiti su sguardi, silenzi e improvvise esplosioni di violenza scenica.
Michael Madsen lascia cinque figli e una carriera destinata a rimanere impressa nella storia del cinema. Il suo talento e il suo volto da “cattivo dal cuore grande” continueranno a vivere sullo schermo, dove ha saputo regalare interpretazioni intense e cariche di fascino.
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