Economia circolare, Cermec e Retiambiente Carrara entrano in Retiambiente dal 1 gennaio 2026

A neanche un anno dalla nascita di Retiambiente Carrara srl, sbocciata a gennaio per scissione da Nausicaa – la società multiservizi del Comune di Carrara nata nel 2019 –, la società locale per l’igiene urbana viene adesso conferita in Retiambiente, la holding interamente pubblica che rappresenta il gestore unico del servizio per l’Ato costa: l’assemblea dei soci di Retiambiente ha infatti approvato stamani l’ingresso di Carrara nella propria compagine societaria, e dunque il Comune vi conferirà le quote della partecipata. Complessivamente Carrara avrà poco più del 5% delle quote di Retiambiente che, combinate con quelle di Massa, porterà a oltre l’11% il peso dei due capoluoghi apuani.
«Si è conclusa oggi un’operazione complessa portata avanti con serietà e impegno – commenta la sindaca di Carrara, Serena Arrighi – Il processo di conferimento nel gestore unico era previsto da anni e il nostro Comune in questo modo non solo va a riallinearsi, ma potrà contare anche su tutti i vantaggi, operativi e organizzativi, che questa operazione ci garantirà».
Altrettanto importanti gli sviluppi sul fronte impiantistico, col polo per l’economia circolare di Cermec – partecipata pubblica indirettamente di proprietà dei Comuni di Massa e Carrara – che si appresta a fare l’annunciato ingresso in Retiambiente, in attesa che venga sciolto il nodo del futuro impiantistico del sito dopo l’accantonamento del progetto di biodigestione anaerobica, visto che nuovi impianti simili sorti in Toscana stanno chiudendo il gap locale di gestione per i rifiuti organici.
«Cermec e Retiambiente Carrara dal primo gennaio entreranno in Retiambiente, tutto ciò non sarebbe stato possibile senza il grande lavoro che abbiamo svolto in questi anni – sottolinea l’assessore cittadino alle Partecipate, Carlo Orlandi – Tanto Retiambiente Carrara quanto Cermec sono oggi due aziende sane con bilanci positivi e per questo sono state riconosciute come importanti asset per la capogruppo. All’interno di Retiambiente non solo entrambe le aziende potranno costruirsi un futuro roseo per sé stesse e i propri dipendenti, ma lo stesso servizio per i cittadini potrà avere ricadute positive potendo puntare su nuove economie di scala».
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