Egitto e Cina interessate a investimenti nella Zona del Canale di Suez

L’Egitto ha avviato colloqui con il gruppo cinese Byd per promuovere nuovi investimenti nella Zona economica del Canale di Suez (Sczone). Lo ha reso noto in un comunicato l’Autorità egiziana per la Sczone, precisando che il presidente Walid Gamaleldin ha incontrato rappresentanti dell’azienda per discutere l’eventuale localizzazione di uno stabilimento nell’area, con l’obiettivo di utilizzare l’Egitto come piattaforma di accesso ai mercati africani e mediorientali.
Secondo quanto dichiarato da Gamaleldin, l’interesse di Byd– uno dei principali produttori mondiali nel settore della mobilità elettrica – riguarda la produzione di veicoli elettrici, batterie per auto e pannelli solari, con l’obiettivo di creare una base industriale integrata all’interno della zona economica speciale.
Parallelamente, la Crystal International Group, azienda tessile con sede in Cina, ha annunciato l’intenzione di realizzare un impianto produttivo all’interno della Sczone, su una superficie di circa 1,5 milioni di metri quadrati. L’investimento previsto è compreso tra 250 e 300 milioni di dollari. La produzione dell’impianto sarà destinata interamente all’esportazione, per rispondere alla domanda dei clienti internazionali legati ai principali marchi globali. Il gruppo Crystal opera da oltre 45 anni nel settore tessile e dell’abbigliamento, e dispone di stabilimenti in cinque Paesi, tra cui il Vietnam, con una capacità produttiva complessiva stimata in circa 470 milioni di capi all’anno.
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