E.On e il modello ectogrid a Mind: un paradigma energetico integrato per la città del futuro

Lug 17, 2025 - 01:00
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E.On e il modello ectogrid a Mind: un paradigma energetico integrato per la città del futuro
e.on - ectogrid - mind milano

Al Mind di Milano, E.On realizza una infrastruttura energetica distribuita e digitale fondata su recupero, condivisione e intelligenza artificiale. Un modello di rete termica urbana che punta a ridurre del 75% l’impiego di energia primaria, ispirando una nuova visione sistemica per la rigenerazione dei contesti urbani

Nel cuore del Milano Innovation District – nato dalla riconversione dell’area Expo 2015 e oggi laboratorio avanzato per la città sostenibile – prende forma un’infrastruttura energetica che si discosta nettamente dalle logiche centralizzate e dissipative dei sistemi tradizionali.

Si tratta di ectogrid, il sistema termico ingegnerizzato da E.On, già attivo in alcune aree del distretto e destinato ad alimentarne la crescita futura. Un progetto che affianca l’ambizione urbanistica di Mind con una soluzione capace di coniugare efficienza, modularità e intelligenza distribuita.

Il contesto: energia e urbanizzazione

Nel quadro della transizione energetica, i centri urbani rappresentano simultaneamente problema e opportunità. Oltre il 50% della popolazione mondiale risiede oggi in città, le quali assorbono una quota significativa della domanda energetica globale, soprattutto per il condizionamento termico degli edifici.

Tuttavia, l’attuale disaccoppiamento tra produzione di calore e raffrescamento – e la loro alimentazione fossile – genera sprechi strutturali: il calore residuo prodotto da data center, supermercati, industrie e impianti di raffreddamento viene sistematicamente disperso in atmosfera, anziché essere recuperato.

Il principio: energia come ecosistema

A differenza di una rete convenzionale, ectogrid si basa su una logica di rete chiusa a bassa temperatura, nella quale gli edifici si comportano da nodi energetici attivi: prelevano o rilasciano calore in funzione delle proprie esigenze e della disponibilità del sistema.

In concreto, il circuito prevede due condotti – uno caldo e uno freddo – con temperature dinamiche, intorno ai 25°C e 15°C rispettivamente, che alimentano pompe di calore e sistemi di raffrescamento locali. L’energia termica in eccesso non viene dispersa, ma riutilizzata all’interno della rete, garantendo un bilanciamento continuo tra domanda e offerta.

Il cuore del sistema è ectocloud, la piattaforma di gestione avanzata che governa il flusso energetico tramite algoritmi di intelligenza artificiale.

Ectocloud integra dati meteorologici, prezzi dell’energia, previsioni di carico e disponibilità di fonti rinnovabili per ottimizzare il funzionamento delle pompe di calore, ridurre i picchi di consumo e massimizzare l’autoconsumo energetico locale.

L’intera infrastruttura è progettata per essere modulare ed espandibile, con l’integrazione progressiva di nuovi edifici, nuovi utenti e un secondo Energy Center già previsto sul lato opposto del distretto.

Il progetto si inserisce in un più ampio contesto di rigenerazione urbana a guida pubblico-privata, dove Arexpo, Lendlease ed E.On agiscono come partner strategici. La realizzazione dell’infrastruttura è affidata a Cmb per le opere civili, mentre E.On cura progettazione, installazione e gestione dinamica del sistema.

Il Mind ospita oggi realtà di eccellenza come Human Technopole, l’Irccs Galeazzi, AstraZeneca e numerose startup; entro il 2032, la popolazione residente e operativa raggiungerà i 70.000 utenti, richiedendo una gestione energetica flessibile, resiliente e a basso impatto.

Ectogrid come modello esportabile

Oltre a Mind, il modello ectogrid è stato adottato nel progetto di riqualificazione urbana di Silvertown, nei Royal Docks di Londra, e nel nuovo quartiere sostenibile di Utrecht nei Paesi Bassi.

In tutti i casi, la tecnologia si è dimostrata adatta ad alimentare distretti misti, caratterizzati da una pluralità di funzioni – sanitarie, residenziali, industriali e terziarie – grazie alla capacità di gestire in modo integrato i flussi termici e di ottimizzare l’uso delle fonti energetiche.

Se la transizione energetica richiede innovazione infrastrutturale, essa impone prima di tutto una revisione sistemica del rapporto tra città ed energia. E.On, con ectogrid, propone un paradigma dove produzione, distribuzione e consumo si fondono in un ecosistema interattivo, basato su logiche di recupero, mutualità e intelligenza collettiva.

È un invito a superare la linearità dei modelli fossili in favore di reti termiche circolari, adatte ad accompagnare la trasformazione urbana verso forme più giuste, efficienti e climaticamente compatibili.

In un’epoca segnata da emergenze ambientali e crisi dei modelli energetici centralizzati, progetti come ectogrid delineano traiettorie possibili per la città post-carbonio. Non si tratta di tecnologia fine a sé stessa, ma dell’infrastruttura materiale di una nuova visione di convivenza urbana.

L'articolo E.On e il modello ectogrid a Mind: un paradigma energetico integrato per la città del futuro è stato pubblicato su GreenPlanner Magazine.

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