Ferrara, condannato il Moldavo Costantin calancea e il suo amico per il pestaggio su minorenne

Ferrara, piazza Ariostea: quattro anni fa un brutale pestaggio ai danni di un minorenne sconvolse la città. Condannati a 1 anno e 4 mesi Constantin Calancea e Said Smaidi.

Agosto 18, 2025 - 01:38
Agosto 18, 2025 - 07:53
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Ferrara, condannato il Moldavo Costantin calancea e il suo amico per il pestaggio su minorenne

Ferrara. Oggi piazza Ariostea è nell’occhio del ciclone come sede di concerti, ma quattro anni fa il motivo fu ben più cupo e preoccupante. In quello stesso luogo si consumò un episodio di insensata e brutale violenza: il pestaggio di un ragazzino ferrarese, minorenne. Uno degli episodi di bullismo più gravi accaduti in città. Questo pomeriggio i due imputati, Constantin Calancea, oggi 23enne di origine moldava, e Said Smaidi, suo coetaneo residente nel rodigino, sono stati condannati entrambi a 1 anno e 4 mesi dal tribunale di Ferrara.

Anche la procura aveva chiesto la condanna dei due, a un anno di reclusione. Sebbene non fossero stati i primi ad aggredire – l’innesco era stata la banale richiesta di una sigaretta da parte della vittima – la violenza che ne seguì fu talmente brutale da rendere il loro ruolo preminente. La raffica di colpi ebbe conseguenze pesanti sulla salute del minore, che a causa di un pugno all’orecchio subì la perforazione del timpano (con una prognosi iniziale di 30 giorni).

Il fatto appare ancora più assurdo se si considera che la vittima, forse nel tentativo di trovare sostegno dopo le prime violenze, si era rivolta proprio a uno dei due imputati. Il ragazzo, infatti, era già stato preso di mira da altri coetanei, ma la spiegazione di aver soltanto chiesto una sigaretta, senza arrecare danno a nessuno, non aveva avuto effetto. L’aiuto, invece, gli imputati lo avevano dato agli aggressori, che reagirono malamente rincorrendo il minore e colpendolo mentre cercava di allontanarsi da piazza Ariostea.

Spintoni e pugni furono la risposta a quella richiesta sgradita. Il ragazzino fu colpito anche al volto, nonostante il tentativo di amici e passanti di difenderlo. L’aggressione prese così la forma di un vero e proprio pestaggio di gruppo: il minorenne fu trattenuto per le braccia e trasformato in un bersaglio sul quale sfogare la propria aggressività. Ogni volta che cercava di liberarsi, veniva raggiunto e nuovamente colpito. A poco valsero i tentativi di alcuni testimoni di sottrarlo alla furia del “branco”.

L’azione brutale lasciò nella vittima un profondo stato di turbamento: frequenti crisi di panico, paura perfino di andare a scuola e la necessità di un supporto psicologico.

Intanto, Constantin Calancea dovrà affrontare l’11 settembre un altro processo per stalking e aggressioni ripetute nei confronti di un altro ragazzo di Ferrara, che si costituirà parte civile per chiedere i danni morali.

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