Giovedì della settimana della Domenica che precede il martirio di san Giovanni il Precursore
ALL’INGRESSO
Il Signore gli ha concesso il dono della parola
In mezzo alla sua Chiesa.
Lo ha ricolmato di sapienza,
lo ha rivestito di gloria.
ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA
O Dio, mirabile nei tuoi prodigi d’amore, che attraverso l’opera pastorale di sant’Ambrogio chiamasti Agostino alla luce della verità, dona la costante protezione di tanto maestro di fede alla nostra Chiesa, sempre memore e felice di averlo generato alla vita di grazia.
Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen
LETTURA 2Mac 10, 1-8
Lettura del secondo libro dei Maccabei
In quei giorni. Il Maccabeo e i suoi uomini, guidati dal Signore, rioccuparono il tempio e la città e distrussero gli altari innalzati dagli stranieri sulle piazze e i recinti sacri. Purificarono il tempio e vi costruirono un altro altare; poi, facendo scintille con le pietre, ne trassero il fuoco e offrirono sacrifici, dopo un’interruzione di due anni e prepararono l’altare degli incensi, le lampade e l’offerta dei pani. Fatto ciò, prostrati a terra, supplicarono il Signore di non farli più incorrere in quei mali ma, qualora peccassero di nuovo, di venire da lui corretti con clemenza, e non abbandonati in mano a un popolo di barbari e bestemmiatori. La purificazione del tempio avvenne nello stesso giorno in cui gli stranieri l’avevano profanato, il venticinque dello stesso mese, cioè di Chislèu. Con gioia passarono otto giorni come nella festa delle Capanne, ricordando come poco tempo prima avevano passato la festa delle Capanne dispersi sui monti e nelle caverne come animali selvatici. Perciò, tenendo in mano bastoni ornati, rami verdi e palme, innalzavano inni a colui che li aveva felicemente condotti alla purificazione del suo proprio tempio. Poi con pubblico editto, confermato da una deliberazione comune, decretarono che tutta la nazione dei Giudei celebrasse ogni anno questi giorni.
SALMO Sal 67 (68)
Sia benedetto Dio nel suo santo tempio.
Cantate a Dio, inneggiate al suo nome,
appianate la strada a colui che cavalca le nubi:
Signore è il suo nome, esultate davanti a lui.
Padre degli orfani e difensore delle vedove
è Dio nella sua santa dimora. R
Appare il tuo corteo, Dio,
il corteo del mio Dio, del mio re, nel santuario.
Precedono i cantori, seguono i suonatori di cetra,
insieme a fanciulle che suonano tamburelli. R
«Benedite Dio nelle vostre assemblee,
benedite il Signore, voi della comunità d’Israele».
Mostra, o Dio, la tua forza,
conferma, o Dio, quanto hai fatto per noi! R
Per il tuo tempio, in Gerusalemme,
i re ti porteranno doni.
Regni della terra, cantate a Dio,
cantate inni al Signore.
Riconoscete a Dio la sua potenza,
la sua maestà sopra Israele. R
VANGELO Mt 11, 7b. 11-15
Lettura del Vangelo secondo Matteo
In quel tempo. Il Signore Gesù si mise a parlare di Giovanni alle folle: «In verità io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui. Dai giorni di Giovanni il Battista fino ad ora, il regno dei cieli subisce violenza e i violenti se ne impadroniscono. Tutti i Profeti e la Legge infatti hanno profetato fino a Giovanni. E, se volete comprendere, è lui quell’Elia che deve venire. Chi ha orecchi, ascolti!».
DOPO IL VANGELO
Sei tu, Signore,
che risvegli in noi la gioia di lodarti
perché ci hai fatto per te,
e il nostro cuore è inquieto
finché non riposi in te.
A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA
Rinnova nella tua Chiesa, o Padre, lo spirito che animò sant’Agostino e concedi anche a noi di anelare a te, fonte della vera sapienza e sorgente dell’amore che non delude.
Per Cristo nostro Signore. Amen
SUI DONI
Guarda, o Dio, alla tua Chiesa che celebra il memoriale della salvezza; questo grande mistero sia per noi segno di unità e vincolo di amore perenne.
Per Cristo nostro Signore. Amen
PREFAZIO
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre, qui e in ogni luogo, a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno. Tu hai atteso Agostino con lunga e amorosa pazienza perché, diventando appassionato testimone di Cristo e acuto indagatore del mistero della tua grazia, illuminasse la Chiesa della sua sapienza mirabile. Toccato nel profondo del cuore dal tuo amore dolcissimo e dal desiderio di confessare i tuoi prodigi, poté nutrire il gregge che gli era stato affidato con l’assiduità e la spirituale ricchezza del suo insegnamento. Con questo tuo servo, di cui oggi facciamo gioiosa memoria, associati alla festa di tutte le schiere degli angeli e dei santi, esultando cantiamo la tua lode: Santo…
ALLO SPEZZARE DEL PANE
Tardi ti ho amato,
bellezza tanto antica e sempre nuova,
tardi ti ho amato.
Ma tu mi hai chiamato,
hai gridato e hai vinto infine la mia sordità.
ALLA COMUNIONE
O verità, luce del mio cuore,
ho errato e mi sono ricordato di te,
ed ecco, assetato e anelante,
ritorno alla tua fonte.
DOPO LA COMUNIONE
O Dio, irresistibile Signore dei cuori, la comunione al tuo sacramento nel ricordo di sant’Agostino ci inserisca come membra vive in Cristo tuo Figlio, e il mistero della tua grazia ci trasformi in colui che abbiamo ricevuto.
Per lui che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen
Qual è la tua reazione?






