Google Beam ufficiale al Google I/O 2025: il futuro delle videoconferenze 3D

Maggio 20, 2025 - 21:00
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Google Beam ufficiale al Google I/O 2025: il futuro delle videoconferenze 3D

Il Google I/O 2025 è entrato nel vivo e una delle novità mostrate è Google Beam, sostanzialmente l'evoluzione di Project Starline presentato nel 2021, un sistema che desiderava portare le videoconferenze ad un livello successivo, che potremmo definire di tipo olografico, una sorta di iper-telepresenza secondo la definizione originale Google. Beam, però, è in parte diverso, e sfrutterà ovviamente l'intelligenza artificiale.

Project Starline veniva descritto all’epoca come una “finestra magica” che utilizzava hardware specializzato, visione artificiale e machine learning per creare un’esperienza di videochiamata quasi olografica. All’I/O 2025 di oggi, Google ha annunciato che Project Starline “sta evolvendo in una piattaforma di comunicazione video 3D basata sull’AI” chiamata Beam. Il CEO Sundar Pichai ha dichiarato sul palco che i primi dispositivi saranno disponibili entro la fine dell’anno per “clienti selezionati”, anche se non è ancora stato comunicato alcun prezzo.

Oltre alla visione artificiale e al machine learning già impiegati in Project Starline (ora Beam), Google afferma che la piattaforma:
Utilizzerà l’ai per abilitare una nuova generazione di dispositivi che aiutino le persone a stabilire connessioni significative, ovunque si trovino.
Parte di questa evoluzione consiste in un “modello di video volumetrico AI all’avanguardia” che, unito alla potenza di Google Cloud e al display a campo di luce utilizzato finora, permette alle chiamate di “apparire completamente in 3D da qualsiasi prospettiva”. Il sistema Beam integra sei telecamere che riprendono da diversi angoli, e l’AI unisce i flussi video per renderizzare voi e il vostro interlocutore sul display a campo di luce. Il dispositivo traccia i movimenti della testa per assicurarsi di inviare i dati agli occhi negli angoli corretti, il tutto a 60 fotogrammi al secondo.

Sebbene non si sappia ancora quanto costerà un’unità di Google Beam, vale la pena sottolineare che Logitech ha realizzato una versione diversa chiamata Project Ghost, stimandone il prezzo tra i 15.000 e i 20.000 dollari per postazione a seconda della configurazione. Per chiarezza, però, Project Ghost non è olografico né rende in 3D: si tratta semplicemente di un grande schermo che trasmette video 2D così ampio da far sembrare i gli interlocutori a grandezza naturale. Insomma, Project Beam è già di per sé una potenziale rivoluzione, che potrebbe appunto dare tutto un altro sapore alle call lavorative.

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Redazione Redazione Eventi e News