Il caldo torrido in arrivo è figlio della crisi climatica: ecco come lo spiega il meteorologo Mattia Gussoni

Giugno 20, 2025 - 04:00
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Il caldo torrido in arrivo è figlio della crisi climatica: ecco come lo spiega il meteorologo Mattia Gussoni
mappa meteo

Gussoni lavora a IlMeteo.it e ha a che fare ogni giorno con gli sbalzi di temperatura. Tutto assolutamente nella “non norma” di questa crisi climatica

Toh, è tornato il caldo torrido e pure il mare che accoglierà a breve i bagnanti è acqua tiepida – la temperatura del Mediterraneo salirà a breve di 2-3 gradi secondo i dati rilasciati da IlMeteo.it.

C’era da immaginarlo visti gli andamenti degli ultimi anni. “La temperatura media sulla superficie terrestre è aumentata di circa 0,6°C solo nell’ultimo secolo” fa notare il meteorologo Mattia Gussoni, che lavorando a IlMeteo.it verifica gli sbalzi tutti i giorni.

Anzi, spiega con precisione, “alcune zone nel Mondo hanno registrato aumenti di gran lunga superiori, come per esempio l’Europa e l’Italia e gli effetti iniziano già a farsi sentire in modo drammatico“.

Insomma, chi studia il clima è preoccupato. Gussoni compreso. Ma un conto è il clima e altro è la meteorologia: Gussoni, come spiega al suo pubblico la differenza tra le due?

Questo è un punto fondamentale. Per meteo si intendono tutti quei fenomeni atmosferici con durata limitata e azione circoscritta. Quando si parla di previsioni meteo si intendono sempre quei fenomeni di pioggia, vento, sole che avvengono in un determinato giorno e in una precisa località.

Un esempio: domani sono previsti temporali a Milano. Questo significa riferirci a condizioni meteorologiche, quindi al meteo in senso stretto. Quando si parla di clima, invece, si fa un discorso un po’ più ampio.

Infatti, il clima è la media di tutti i fattori meteorologici quali vento, precipitazioni, condizioni nevose o soleggiate e così via, su un lungo periodo di tempo, solitamente almeno 30 anni.

Per esempio: la temperature minima media di Gennaio a Milano è di -1°C. È importante capire poi che il riscaldamento climatico sta interessando tutto il nostro Pianeta, si tratta infatti di una fase di lungo periodo ben documentata che poi si ripercuote a scala locale con effetti sul tempo atmosferico“.

Mattia Gussoni

Ma, secondo lei gli italiani capiscono che ci sono forti anomalie in atto o guardano il meteo solo per capire se andare al mare o in montagna?

Una parte della popolazione sicuramente è informata o semplicemente si sta rendendo conto del cambiamento in atto. Infatti, chiunque abbia almeno 20 anni potrà rendersi conto di tutte le variazioni che stiamo sperimentando a livello meteo climatico.

Purtroppo poi ci sono (poche) persone che ancora si ostinano a negare il cambiamento climatico. A livello scientifico internazionale non c’è alcun dibattitto su questo tema, sappiamo benissimo di chi sono le responsabilità (aumento della CO2) e gli effetti che stiamo già vivendo.

Mi rendo conto che non è sempre facile comunicare nel modo giusto queste particolari tematiche, tanto in più in questo periodo storico fatto di fake news o dove chiunque si sente in diritto di esprimere la proprio idea (sui social) pur non avendo alcuna base scientifica ed il rischio è quello di fare della gran confusione.

Ci racconta come scorre una sua giornata tipo nella redazione de IlMeteo.it?

La giornata tipo inizia con lo studio e l’analisi di mappe meteorologiche e dei modelli atmosferici. In questo modo è possibile farsi un’idea sulle condizioni atmosferiche presenti a livello emisferico per poi scendere nel dettaglio delle varie località.

Ogni giornata è diversa, si spazia infatti dalle settimane molto calde ma tutto sommato tranquille come quella che stiamo vivendo; alle intense ondate di maltempo.

Questo mi porta a dividermi tra previsioni meteo, interviste fino ad arrivare a far fotografie ai temporali o altri eventi atmosferici, non appena ne ho la possibilità!

Che studi ha fatto per condurla a queste conoscenze e a questa professione?

Mi sono laureato in Geografia Fisica e Geomorfologia presso il Dipartimento di Scienza della Terra di Torino con tesi sulla previsione/prevenzione dei rischi naturali innescati da eventi meteo estremi.

Dal 2019 ho acquisito la certificazione di Tecnico Meteorologo dall’Organizzazione Meteorologica Mondiale (Wmo). Inoltre sono impegnato, per conto del Servizio Glaciologico Lombardo, nello studio degli apparati glaciali presenti sul territorio alpino.

In questi luoghi tra roccia e ghiaccio, talvolta estremi e lontani dalla civiltà, ho trovato la mia vera casa e la possibilità di riflettere sui problemi del nostro tempo.

Da sempre la montagna mi ha insegnato a non barare, a prendere consapevolezza dei miei limiti e trovare la forza nel superarli e che siamo tutti interconnessi.

Ascoltando il grido disperato di questi giganti di ghiaccio in costante fusione possiamo forse riuscire a limitare le conseguenze del cambiamento climatico, dobbiamo però agire al più presto limitando al massimo le emissioni di CO2 in atmosfera.

Ha un sogno nel cassetto?

Tra i miei interessi, oltre alla meteorologia, ci sono l’alpinismo e sicuramente i viaggi, in particolare verso il Grande Nord alla ricerca dell’avventura e della natura più selvaggia.

Restando nell’ambito meteo, il mio sogno più grande è quello di andare a caccia di tempeste e tornado nelle sconfinate plains americane, ma solo se accompagnato dalla mia fidanzata e dai suoi lupi.

Crediti immagine: Depositphotos

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