Il nuovo obiettivo di Banca Finnat è un wealth planning a 360 gradi

Contenuto tratto dal numero di giugno 2025 di Forbes Italia. Abbonati!
Banca Finnat ha chiuso un 2024 con risultati da record. Sotto il profilo dei conti, il gruppo bancario privato, controllato dalla famiglia Nattino, ha archiviato il 2024 con un utile netto di gruppo che è cresciuto da 13,2 milioni a 16,2 milioni di euro, con un incremento del 23% circa. Merito, al pari delle altre banche italiane, soprattutto del balzo del margine d’intermediazione, che si è attestato a 94,2 milioni, in aumento dell’11%. Forbes Italia ha incontrato Arturo Nattino, amministratore delegato di Banca Finnat.
A cosa è dovuto questo miglioramento?
Per la nostra banca si è chiuso il miglior bilancio di sempre, generato in particolare dall’attività ordinaria, che ha visto una crescita delle commissioni e del margine di interesse. Quest’ultimo è passato da 27,5 a 31,5 milioni di euro, grazie all’innalzamento dei tassi a breve. Hanno mostrato segnali positivi anche le commissioni nette, salite dell’11,7%, da 56,5 a 63 milioni di euro, dato che sono aumentate le masse. In questo caso l’effetto si è sentito in particolare sulla crescita dei ricavi della nostra controllata Investire, che ha visto un aumento del 23,2%.
A quanto ammontano le masse oggi?
Siamo quasi a 19,3 miliardi di euro (di cui 8 circa legati al private banking) e l’obiettivo è di riuscire a raggiungere i 20 miliardi da qui ai prossimi mesi. L’obiettivo è continuare ad alimentare la crescita organica sul fronte delle masse gestite private, che oggi generano il 60% dei ricavi. L’andamento dei mercati, nonostante le pesanti turbolenze in atto, è visto comunque in crescita.
Quali sono gli obiettivi a cui puntate?
Vogliamo alzare la qualità dell’offerta consulenziale e distinguerci in un mercato già molto competitivo. La nostra intenzione è andare oltre la semplice gestione del risparmio per attrarre clientela e private banker di alta fascia con un’offerta di wealth management e wealth planning a 360 gradi. Siamo forti nei servizi di advisory e corporate finance dedicati al piccolo e medio imprenditore, che ha bisogno della quotazione in borsa, dell’emissione obbligazionaria, del target m&a. Inoltre possiamo anche occuparci della governance della famiglia, attraverso la nostra fiduciaria.
E poi?
L’altra direttrice di crescita è quella della sgr immobiliare Investire. La sgr (che ha chiuso il 2024 con un utile di 10,3 milioni ed è detenuta dal Finnat al 60% circa, ndr) potrebbe essere il perno dello sviluppo. Dopo la fusione nella sgr di Polaris e Beni Stabili, oggi c’è spazio per operazioni per linee esterne, anche grazie a un Ceti (al 34,5%) che consente ampio margine di manovra e che verrà sfruttato per cogliere eventuali occasioni sul mercato.
L’articolo Il nuovo obiettivo di Banca Finnat è un wealth planning a 360 gradi è tratto da Forbes Italia.
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