Il ritorno dell’ibis eremita in Trentino

Agosto 31, 2025 - 14:30
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Il ritorno dell’ibis eremita in Trentino

Anche quest’anno ritornano. L’ibis eremita è stato avvistato in questi giorni a Castelnuovo, in Valsugana, nel Trentino. Una notizia importante che conferma la centralità dell’Italia nella rotta migratoria di una delle specie più minacciate al mondo a causa del bracconaggio.

Dalla Germania alla Toscana

Quasi ogni anno alcuni esemplari provenienti dalla Germania passano dal Trentino per poi attraversare in autunno le Alpi e la Pianura Padana. Da qui raggiungono le aree dove poter trascorrere l’inverno in Toscana. Gran parte degli Ibis è equipaggiata con un trasmettitore Gps che permette di monitorare i loro spostamenti.

Il progetto “Reason for Hope”: riportare il Waldrapp (nome tedesco che identifica la specie) a volare in Europa, coordinato dal Waldrappteam insieme a partner in Austria, Germania e Italia (tra cui il WWF Italia), si propone di ricreare una popolazione migratoria di ibis eremita, scomparsa dal continente da circa quattro secoli. Inizialmente i giovani ibis vengono allevati in cattività e guidati nella loro prima migrazione verso l’Italia seguendo degli ultraleggeri pilotati dai ricercatori. Una volta imparata la rotta, gli uccelli sono in grado di ripeterla autonomamente negli anni successivi. Il punto di svernamento principale è l’Oasi Wwf della Laguna di Orbetello, in Toscana.

La minaccia bracconaggio

Nonostante gli sforzi di ricercatori e attivisti, l’ibis eremita è ancora oggi in pericolo.  Il 20 maggio il WWF Italia ha collaborato, insieme a LAV e Lipu, all’organizzazione del convegno “Il caso Ibis eremita: contrasto ai crimini contro la fauna selvatica in Italia tramite il recepimento della Direttive UE sulla tutela penale dell’ambiente”.  L’evento, organizzato da Waldrappteam presso la Sala Matteotti della Camera dei deputati a Roma, ha presentato dati inediti sul bracconaggio in Italia. In particolare, ha rivelato come ogni anno oltre il 30% degli Ibis eremita che muoiono in Italia sia vittima di atti di bracconaggio che è diventato la prima causa di morte per questi animali in Italia. Si tratta di dati preoccupanti che dovrebbero servire ad aumentare le tutele per la fauna selvatica.

A cura di Wwf

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia