È un estate calda, e fredda allo stesso tempo perché porta con se, soprattutto in certe canzoni una visione malinconia che parla di addio e ricordi che appartengono al passato. Forse, si stava meglio prima è una frase da boomer che però potrebbe sintetizzare il mood di questo 2025 dove probabilmente manca ancora il vero tormentone che la identificherà.

Tra i protagonisti di radio e concerti ecco Lorenzo Fragola che, con il brano 1XTE1XME ,conferma questa tesi e  ci porta un brano con un contenuto e una certa urgenza espressiva, per ballare sotto al sole, tenendosi dentro una certa inquietudine, da condividere per creare una nuova visione, quella si, più spensierata.

La musica così diventa racconto, storia, emozione dove un ritornello oltre a essere un semplice pretesto per lasciarsi andare, si trasforma in messaggio da condividere, in modo da comprendere che il  semplificare può funzionare, però è meglio riflettere.

E allora proviamo a vedere questo tempo come occasione per costruire e non solamente come spazio vuoto da riempire.

LORENZO FRAGOLA X INDIE TALKS

1XTE1XME è una canzone d’amore con un retrogusto amaro?

È sicuramente una canzone d’amore, ma forse anche d’amicizia. Il retrogusto amaro fa parte della mia personalità, è qualcosa che porto dentro. C’è, ma non è stato inserito con un’intenzione precisa: viene fuori in modo naturale.

Esistono ancora le hit estive?

Sì, esistono ancora. Solo che oggi ognuno si sceglie la propria.

Qual è il tormentone al quale sei più affezionato?

Turn Me On di Kevin Lyttle, senza dubbio!

Che rapporto hai con l’estate?

Un amore totale, incondizionato. Per me l’estate non significa necessariamente stare al sole in spiaggia. Può voler dire prendersi un momento in campagna per respirare, fare un giro in bicicletta. Non c’è una regola su cosa si debba fare: è un tempo di libertà, senza routine e sveglie. Se dovessi descriverla con un’immagine, direi un bel bagno notturno sotto le stelle. Quello sì che è magico.

Sotto al sole bruciano anche i sentimenti?

No, ma si raffreddano più in fretta.

È più difficile scappare da certi sguardi o da alcune incomprensioni con sé stessi?

Senza dubbio è più difficile scappare da sé stessi. Alla fine sei nato con te stesso, pensi con la tua testa, che tu lo voglia o no. Forse conoscere sé stessi è l’unico vero obiettivo che possiamo perseguire nella vita.

Capirsi, imparare a leggere i propri cambiamenti, quelli interni e quelli legati al mondo attorno. Scappare non si può. Prima lo accetti, più diventi forte.

Hai dei segreti che ti piacerebbe nascondere dentro al mare?

Sì, ne ho. Ma se te li dicessi, non sarebbero più segreti.

Nel 2017 cantavi “L’esercito del selfie”, oggi la tecnologia e i social che impatto hanno sulle vacanze?

Dipende tutto da come li usi. A volte vedo coppie che passano più tempo a fare foto e pubblicarle, piuttosto che godersi davvero il momento insieme. Anche io scatto e condivido, ma non dovrebbe mai diventare un obbligo o un automatismo da cui non riesci ad uscire. Allo stesso tempo, la tecnologia è super utile per organizzare e vivere una vacanza: può diventare un grande alleato. Sta a noi non sprecarne il potenziale.

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