Knox Matrix e Vault: così Samsung protegge la casa connessa, oggi e domani

Samsung ha pubblicato un approfondimento su uno dei potenziali punti critici della trasformazione di una semplice casa in smart home, composta cioè da macchine connesse alla rete internet: la sicurezza. In casa Samsung la parola d’ordine è Knox, la piattaforma di sicurezza che è stato estesa nel 2024 a tutti gli elettrodomestici dotati di Wi-Fi e che nel 2025 si è evoluta in Knox Matrix e Knox Vault.

Knox Matrix è un sistema basato su blockchain che consente ai dispositivi connessi di monitorare reciprocamente la propria sicurezza, mentre Knox Vault è un vero e proprio chip (un componente fisico) messo a salvaguardia dei dati sensibili dell’utente custoditi dall’elettrodomestico, e che ad esempio si occupa di “blindare” attraverso la crittografia i dati scambiati via Wi-Fi. Samsung, evolvendo negli anni i dispositivi per casa connessi, alla protezione delle singole macchine ha dovuto affiancare dei sistemi che fossero in grado di proteggere l’intero ecosistema domestico SmartThings, ovvero la piattaforma che li riunisce e consente loro di coordinarsi per assecondare le esigenze del cliente.

L’esempio più alla portata è dei robot aspirapolvere. Prima avevano dei semplici sensori di navigazione, poi i modelli più evoluti hanno introdotto le telecamere per il riconoscimento di superfici e oggetti, con relativa necessità di protezione di foto e video. Samsung li protegge con un sistema di crittografia che impedisce alla stessa azienda di accedervi, e impedisce l’installazione accidentale di software non autorizzato (e dunque potenzialmente dannoso) tramite Secure Boot. Il robot Bespoke AI Jet Bot Combo è stato il primo della sua categoria a ottenere la certificazione “Privacy by design” di Kisa, e l’azienda si impegna a proteggere i dati lungo l’intero ciclo di vita del prodotto.

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